Lo sperma contiene davvero proteine come ha sostenuto la popstar (e non solo lei) in una recente intervista? Ecco cosa c’è di vero secondo la scienza e gli urologi. E che cosa credere davvero.
Partiamo dai fatti. In queste ultime settimane la popstar Christina Aguilera è in promozione. Ma non del suo ultimo disco o di un tour di concerti. Come molte celebrity ha deciso anche lei di lanciarsi nel mondo del business. Ma diversamente da molte sue “colleghe”, che hanno puntato sul beauty e sul makeup (vedi Rihanna, Lady Gaga, Selena Gomez e Ariana Grande), Aguilera ha co-creato Playground. Un brand in cui il “parco giochi” di riferimento è quello del benessere sessuale.
E cosa è successo? In un’intervista recente nel podcast Call Her Daddy, promuovendo il marchio Aguilera ha sottolineato l’importanza di “avere un partner con cui puoi veramente esplorare”. E specificamente, in riferimento all’esplorazione sessuale orale, ha osservato che “dopo aver fatto un duro lavoro ingoiare sia davvero, sapete, una cosa positiva… dal momento che lo sperma ha molte proteine “.
Boom. In tutta la rete ha cominciato a diffondersi la notizia: ossia che il seme maschile sia un po’ come la quinoa o le uova. Una sorta di superfood iperproteico, ottimo quasi come un integratore di aminoacidi. E considerata la “moda” delle diete iperproteiche, o comunque quell’orientamento alimentare che tende a ridurre l’assunzione di carboidrati… Insomma, c’è chi ha cominciato a dire di far necessità virtù…
Ma è proprio così? Lo sperma è davvero così ricco di proteine o altre sostanze nutritive?
«Da un punto di vista medico, non c’è davvero alcun beneficio nutritivo o per la salute nell’ingestione del seme. La quantità di proteine contenute nello sperma infatti è abbastanza trascurabile», afferma il dottor Joshua Gonzalez, medico e urologo americano. E chiariamo una volta per tutte il perché.

Uno studio pubblicato recentemente sul Journal of Andrology ha concluso che 100 ml di sperma contengono 5 grammi (o 5.000 mg) di proteine. Tuttavia, «un’eiaculazione normale è, in media, di circa 2-5 ml», precisa Gonzalez. Ciò significa che ci sono circa 250 mg (o 0,25 g) di proteine in 5 ml, che corrispondono a circa un cucchiaio da tavola.
Se consideriamo poi che la dose giornaliera consigliata di proteine va dai 20 ai 40 g al giorno, i conti sono presto fatti. Per cui l’ingestione di una quantità media di sperma non modificherà nemmeno lontanamente i nostri fabbisogni quotidiani.
Tuttavia se vogliamo proprio approfondire ulteriormente l’argomento, possiamo anche allargarci ad altre informazioni nutrizionali sul seme. Per esempio, per quanto riguarda le sue calorie, si può dire che quello stesso cucchiaio da tavola di seme contiene solo da 5 a 20 calorie, così suddivise.
- Cellule spermatiche: le cellule riproduttive prodotte dal sistema riproduttivo maschile.
- Acqua: costituisce la maggior parte del volume del seme.
- Varie proteine: incluse enzimi, inibitori di enzimi e altre proteine coinvolte nella funzione degli spermatozoi e nei processi riproduttivi.
- Fruttosio: un tipo di zucchero che fornisce energia alle cellule spermatiche.
- Acido ascorbico (vitamina C): che è un antiossidante che aiuta a proteggere le cellule spermatiche da danni ossidativi.
- Minerali: come zinco, calcio e magnesio, importanti per la produzione e la funzione degli spermatozoi.
Data la sua componente di vitamina C, oltre che per le proteine, in passato lo sperma è stato anche pubblicizzato come potenziatore immunitario magico.
Ma il dottor Gonzalez smonta pure queste tesi, che lo vorrebbero addirittura equiparare a una spremuta d’arancia. «Non si sono assolutamente prove o studi in questo senso. Anzi, la quantità di vitamina C nel seme è relativamente piccola e non è considerata una fonte principale di questa vitamina nella dieta. Certo, la quantità esatta di vitamina C nel seme può variare, ma in ogni caso ve ne sono solo delle tracce».

A voler proprio essere esaustivi, va detto che l’unico nutriente per cui lo sperma potrebbe veramente ricevere un po’ di credito è la sua quantità di zinco. Secondo l’urologo Gonzalez, «si può ottenere circa il 3% del fabbisogno giornaliero raccomandato di questo minerale in tracce in un cucchiaio. Anche se mi sento comunque di consigliare piuttosto di mangiare alimenti che ne sono ricchi come pollo, noci, manzo o hummus di ceci».