Le faccette dentali rendono il sorriso perfetto. Sì, ma cosa sono esattamente? Quanto durano? Quanto costano? Ecco tutto quello che c’è da sapere per non arrivare impreparata dal dentista
Sogni un sorriso tutto nuovo? Se è una questione puramente estetica, allora dovresti considerare il metodo delle faccette dentali o veneers. Sono dei piccoli gusci di ceramica, che vengono cementati sulla superficie anteriore diventando un tutt’uno con il tuo dente naturale. Perfette per risolvere problemi di discromie, piccoli disallineamenti e diastemi, possono anche essere usate per aumentare la grandezza dei denti, oppure renderne più definita o bella la forma. Obiettivo: far diventare il sorriso luminoso e armonico. In una parola, impeccabile. Proprio come quello delle star di Hollywood, da sempre tra le principali “fruitrici” di questa tecnica.

Per conoscere tutto, ma proprio tutto, delle faccette, abbiamo fatto “il terzo grado” a Clotilde Austoni, influencer del sorriso e autrice del libro Spazzoliamoci le idee (Mondadori). Che qui ci spiega davvero tutto: da come si applicano a quanto costano. Ecco cosa devi sapere prima di sederti sulla poltrona del dentista.
1. Che cosa sono esattamente le faccette?
«Sono sottili gusci in ceramica che vengono applicati sulla superficie esterna del dente. Possiamo pensarla così: le faccette sono un po’ come le unghie finte del sorriso. Unica differenza: rispetto alle unghie finte, le faccette durano molto più a lungo».
2. A che cosa servono?
«Le faccette non sono curative. Il loro scopo è quello di migliorare l’estetica del sorriso, rendendolo più uniforme».

3. Quando si usano?
«Le faccette possono essere utili in diversi casi. Ad esempio, sono indicate per chi vuole denti bianchi ma non si può sottoporre allo sbiancamento perché lo smalto, cioè la parte più superficiale, è troppo consumato dal bruxismo, da un’alimentazione ricca di bevande e alimenti acidi o dall’uso sbagliato dello spazzolino.
Oppure si può ricorrere alle faccette per chiudere i diastemi, cioè gli spazi tra un dente e l’altro. Ma anche per migliorare la forma dei denti, ad esempio rendendoli più grandi e omogenei tra loro. Inoltre, in caso di lievi disallineamenti, si può ricorrere alla faccette come alternativa all’apparecchio. Un’altra ragione per cui si usano, è per migliorare l’estetica di denti che hanno ricostruzioni molto estese difficili da camuffare diversamente».
4. Una volte applicate, quanto tempo possono durare?
«La durata media è di 12-15 anni, dopo di che è possibile che vadano sostituite. Se sono realizzate con tecniche e materiali di elevata qualità, possono durare anche di più».
5. Su quali denti si possono applicare?
«Le faccette si possono realizzare su un dente solo o su più denti. Non c’è un limite di numero. Tutto dipende dalle esigenze estetiche di ogni singolo caso».
6. Di che materiale sono fatte?
«Le faccette sono realizzate in ceramica. Tuttavia esistono diverse tipologie di ceramica, ciascuna con le proprie caratteristiche da cui dipendono la qualità, la durata delle faccette e il costo».

7. Quanti appuntamenti dal dentista bisogna mettere in agenda per applicare le faccette?
«Le faccette dentali sono fatte su misura per ciascun paziente. Prima di realizzare quelle definitive si fa una simulazione con delle faccette provvisorie che vengono rimosse alla fine dell’appuntamento. In questo modo si può avere un’idea precisa di come sarà il proprio sorriso, una volta applicate quelle definitive. A questo punto sono necessari altri due appuntamenti: uno per le impronte e il secondo per l’applicazione e cementazione».
8. Prima dell’applicazione, bisogna intervenire in qualche modo sui denti?
«Dipende. Se, ad esempio, i denti sono molti disallineati, è necessario prima ridurre lo spessore di quelli più storti. Al contrario, se le faccette hanno lo scopo di chiudere gli spazi tra un dente l’altro, si procede direttamente all’applicazione. Se, infine, si vogliono applicare le faccette solo su alcuni denti, il consiglio è di fare prima uno sbiancamento dentale: in questo modo le faccette saranno realizzate tenendo conto del colore dei denti naturali vicini che restano scoperti. Così il sorriso non avrà disomogeneità cromatiche».
10. Le faccette si possono sottoporre allo sbiancamento?
«La ceramica non cambia colore, quindi non si può, né ha senso sbiancarla. Tuttavia, se nel tempo il dente sottostante perde lucentezza, è possibile fare lo sbiancamento del dente naturale. In questo caso il dentista “passa dal retro”, lavorando cioè sulla faccia posteriore del dente. In questo modo si ridà luminosità anche alla faccetta dentale che lo copre».

10. Ci sono regole particolari per il loro mantenimento?
«No. La loro cura è la stessa dei denti naturali: una buona igiene orale, l’utilizzo del filo interdentale e una seduta dall’igienista ogni sei mesi».
12. Quali sono i costi medi per la realizzazione e applicazione delle faccette?
«Possiamo parlare di un range che varia da 800 a 1.900 euro per ogni faccetta. Il costo però dipende da molti fattori, tra cui la tipologia di ceramica utilizzata e la tecnica con cui è stata realizzata. Se, ad esempio, c’è un intervento di tipo artigianale, le faccette costano di più ma consentono anche di riprodurre l’anatomia e le sfumature del dente naturale in modo pressoché perfetto».