Lo skin cycling organizza la beauty routine serale in cicli di quattro giorni. Così, planning alla mano, la pelle è più bella e non rischi irritazioni e secchezza.
Chi l’avrebbe mai detto? Tra i tanti trend di Tik Tok – divertenti, pazzi e un po’ improbabili – c’è n’è uno da 70 milioni di visualizzazioni che potrebbe davvero rivoluzionarci la beauty routine. E farci scoprire che – ebbene sì! – abbiamo sempre sbagliato tutto. O, per lo meno, che abbiamo ampi spazi di miglioramento. Almeno per quanto riguarda la routine serale.
A ribaltare le nostre abitudini sarà lo skin cycling, il metodo proposto dalla dermatologa newyorkese Whitney Bowe per avere una pelle del viso più uniforme e bella. Ma soprattutto meno irritata.

Del tipo: usi il retinolo tutte le sere? Esfoli tre volte alla settimana? Oppure hai rinunciato a farlo perché ti sembra che non funzioni o che sia addirittura peggio? Ecco, preparati a cominciare un nuovo ciclo. Lo skin cycling punta infatti a darti i tempi giusti per evitare, da un lato, di farti prendere la mano dall’esfoliazione e, dall’altro, di rinunciare del tutto a farlo perché ogni volta che ci hai provato ti sei ritrovata con la pelle più spenta e irritata di prima.
Insomma, lo skin cycling è pensato per tutti i tipi di pelle, ma funziona alla grande in particolare per chi, proprio come la sua inventrice, ha la pelle sensibile. Se infatti sei più un tipo da pelle grassa, allora dovresti adeguare le regole dello skin cycling e aumentare un po’ la frequenza dell’esfoliazione.
In ogni caso, se sei tra quelli che non si danno pace e stanno ancora cercando la propria night routine ideale, non ci sono dubbi che lo skin cycling meriti una chance.
Ma come funziona? Niente di più semplice: lo skin cycling segue cicli (appunto…) di quattro giorni. Il primo giorno si esfolia, il secondo si applica il retinolo, mentre la terza e la quarta sera si applica solo la crema idratante. L’obiettivo è dichiarato: ottenere il massimo dagli attivi, senza però mettere troppo sotto pressione la pelle.
D’altra parte, che less is more l’abbiamo imparato da tempo. La forza di questa nuova tendenza è però di mettere davvero le cose in chiaro con un plan settimanale che va da lunedì a giovedì. E che poi si ripete uguale nelle sere successive. Unico rischio: perdersi nell’organizzazione. Ecco perché, la stessa Bowe, suggerisce di tenere un diario beauty.
In altre parole, d’ora in poi, oltre alla serata pizza e a quella cinema, alla to do list dovremo aggiungere altri quattro appuntamenti.

Sera #1: esfoliazione chimica.
«Si parte con la “serata esfoliazione”. Personalmente pulisco e tampono il viso e poi uso un prodotto esfoliante. Preferisco che sia un esfoliante chimico piuttosto che meccanico perché lo scrub può creare dei traumi alla pelle. Poi applico un idratante. Questo primo giorno serve a preparare la pelle e a togliere dalla sua superficie tutte le cellule morte che inibiscono agli ingredienti dei prodotti di penetrare» spiega Bowe nel videotutorial dedicato allo skin cycling.
Consiglio: per questa prima sera, meglio puntare su prodotti a base di alfa o betaidrossiacidi, senza però che contengano altre sostanze attive, come ad esempio il retinolo.
Sera #2: vai di retinolo.
È proprio lui, infatti, il protagonista della serata numero 2. Meglio quindi non raddoppiare le dosi. «Anche nella “serata retinolo” è essenziale prima detergere bene la pelle, asciugarla senza strofinare e poi applicare – dopo il prodotto al retinolo – un idratante» dice la dermatologa.

E fin qui la parte più “strong” della routine. Seguono infatti altre due sere di detox. O, per dirla meglio, di skin relax.
Nelle sere #3 e #4, lo skin cycling propone piatto unico: una bella e coccolosa crema idratante.
«Evita prodotti che contengono anche altri attivi. Piuttosto concentrati su una buona idratazione con un ingrediente a tua scelta tra prebiotici, olio di squalene, olio di jojoba, glicerina o acido ialuronico» continua Bowe.

E dalla sera #5: repeat!
Non resta adesso che far ripartire il ciclo dall’inizio con l’esfoliazione. «In questo modo i pazienti non solo tollerano meglio gli attivi, ma riescono a ottenere risultati che non ritenevano possibili. Quando ho introdotto il concetto dello skin cycling sia chi si lamentava di avere la pelle irritata sia chi non riusciva più a ottenere miglioramenti, ha cominciato a vedere dei cambiamenti e ad avere la pelle più sana» dice Bowe.
Ecco perché non ci sono dubbi: lo skin cycling sarà anche l’ultima moda lanciata da TikTok, ma questa volta l’impressione è che si tratti di qualcosa di più. E che questo trend sia davvero qui per durare. In nome di una cosmesi più soft e rispettosa della pelle, ma che non rinunci a farci ottenere dei risultati.