Da Instagram in libreria: nel libro della influ-cosmetologa Maria Pia Priore trovi le risposte a tutte le domande beauty che ti sei sempre fatta (ma a cui nessuno è mai riuscito a rispondere…). Noi ne abbiamo scelte 20 tra quelle che assillano la maggior parte di noi. Ecco che cosa ci ha risposto nel suo libro-verità.
Se stai cercando un manuale sul mondo della cosmetica che ti insegni tutto – ma proprio tutto – quello che c’è da sapere su creme e co., senza però farti cadere in un sonno profondo alla prima pagina, ecco il libro che fa per te.

Si chiama Skincare per tutti (Mondadori) e l’ha scritto Maria Pia Priore, cosmetologa da 266mila follower su Instagram e fondatrice del brand Skin First Cosmetics. Come recita il sottotitolo – La verità sulla cosmesi e la cura della pelle – dentro ci trovi tutta la verità, e nient’altro che la verità, sul mondo della cosmesi. A cominciare dalle basi (vedi: in che ordine vanno messi i cosmetici?) fino alle nozioni più tecniche. Il tutto spiegato in modo semplice, facile e pratico, ma anche supportato da evidenze scientifiche.
Come funziona la pelle? Che tipo di beauty routine per quella secca? E per la mista, la grassa e l’asfittica? A cosa servono i tanti principi attivi che leggiamo negli INCI? I siliconi fanno male? Si può mettere la protezione solare sopra il make up? Questo è un libro che si fa delle domande e ti dà delle risposte. Tante risposte. Oltre a consigli pratici per la detersione, su come conservare i prodotti nel beauty o per applicare al meglio la crema solare. Solo per dirne alcuni.
Un testo a tutto campo, che non lascia spazio alle mode del momento. E che, anzi, sfata moltissimi falsi miti, puntando a un’informazione chiara e scientifica, marchio di fabbrica della comunicazione di Maria Pia Priore. Il che lo rende un libro perfetto sia per i veterani del beauty, sia per i novellini che si approcciano per la prima volta all’argomento.
Ne abbiamo estratto venti domande beauty tra le più comuni, con le rispettive risposte. E chissà che, una volta per tutte, riusciremo davvero a risolverci qualche eterno dubbio. Per esempio…
- Si può lavare il viso con la saponetta che si usa per le mani? No. Di solito la saponetta ha un pH di 8/10, mentre quello della pelle è compreso tra 4 e 6. Questa elevata alcalinità è aggressiva nei confronti della flora e dei lipidi cutanei. Il che può provocare prurito e irritazione.
- Va sempre fatta la doppia detersione? Anche se non rappresenta un problema per la pelle, la doppia detersione, ovvero con un fase oleosa e una schiumogena, va fatta soprattutto per eliminare le tracce di un make up pesante oppure per rimuovere bene il filtro solare. Dopo un make up leggero si può invece optare per acqua micellare più detergente schiumogeno, scrive Maria Pia Priore nel suo libro beauty.
- Perché è meglio non usare detergenti che contengono AHA e BHA? Usare detergenti che contengono questi tipi di acidi è sconsigliato perché, se entrano a contatto con gli occhi, possono creare irritazioni. Inoltre, affinché AHA e BHA agiscano, devono penetrare nella pelle. Invece se vengono applicati in fase di pulizia, vengono risciacquati via prima che siano stati assorbiti. Nemmeno tenere più a lungo il detergente sul viso può risolvere il problema. Infatti, per dare il modo agli acidi di agire, si dovrebbero lasciare gli agenti detergenti troppo a lungo in posa, il che può provocare reazioni delle pelle.
- Quante volte alla settimana bisognerebbe esfoliare la pelle? Due o tre volte se si tratta di un’esfoliazione chimica, e al massimo due con quella meccanica. Tutto però “dipende”. Da cosa? Dal tipo di pelle e dal prodotto che stai usando. Quindi, per evitare di eccedere e ritrovarsi con la pelle secca e irritata, meglio calibrare poco alla volta la frequenza. E partire con una volta ogni tre giorni, ed eventualmente ravvicinare i giorni. Come sempre: ascoltare la propria pelle è fondamentale.
- Protezione solare: quanto, come e dove? L’SPF va applicato in modo omogeneo almeno 20 minuti prima di uscire di casa e rimesso ogni due ore. E comunque dopo ogni bagno in mare e in piscina o aver sudato in modo eccessivo. La quantità ideale da applicare è più o meno di mezzo cucchiaino da tè per viso, collo e orecchie e due cucchiai (35 grammi) per il resto del corpo.
- La protezione solare blocca la produzione di vitamina D? La vitamina D, fondamentale per il nostro corpo, viene prodotta dall’organismo grazie all’azione dei raggi UVB. Mettere la crema solare però non comporta alcun rischio perché nessun filtro blocca del tutti i raggi solari, sostiene Maria Pia Priore nel suo libro beauty.
- E’ vero che il sole migliora l’acne? No, anzi a volte aumenta la secrezione sebacea. L’effetto è solo estetico. La pelle appare migliore solo perché la tintarella mimetizza i rossori dovuti all’acne.
- Si può usare la niacinamide con la vitamina C? Sì. Le due sostanze reagiscono tra di loro solo se sottoposte a temperature molto alte che non si raggiungono durante una normale skincare routine.
- Bisogna per forza usare un prodotto che contenga il 10% di niacimamide perché questo attivo sia efficace? No, non è necessaria una concentrazione così alta. Tutto ciò che è maggiore del 5% non è necessario. Per un’azione sebo-regolatrice basta una percentuale di niacinamide tra il 3 e il 5%. Il 4% è indicato per un’azione depigmentante e il 2% basta per lenire, idratare fare da antiaging, spiega nel suo libro beauty la dottoressa Maria Pia Priore.
- Chi è allergico all’aspirina può usare l’acido salicilico? No, in quanto l’acido acetilsalicilico è un derivato acetato dell’acido salicilico. Seppur non abbia la stessa molecola, si tratta comunque di un suo derivato, e quindi potrebbe creare problemi in chi vi è allergico.
- Dopo quanto tempo fa effetto un cosmetico? Se applicato in modo costante, ci vogliono in media delle quattro alle sei settimane per vedere i primi risultati di un trattamento cosmetico, calcola Maria Pia Priore. Nello specifico, per la vitamina C ci vogliono 3 settimane, dalle 4 alle 12 per il retinolo, dalle 2 alle 12 per la niacinamide, dalle 6 alle 12 per i BHA. Mentre acido ialuronico e ceramidi hanno un effetto immediato.
- Bere tanta acqua serve anche a idratare la pelle? In realtà mancano ricerche scientifiche che dimostrino che bere acqua influisca direttamente sull’idratazione delle pelle. In altre parole non è dimostrato che l’idratazione cutanea sia direttamente proporzionale alla quantità d’acqua che beviamo.
- La crema per il viso si può usare anche sul contorno occhi? Il linea generale, sì. Ma solo se non contiene acidi, non ha un pH acidulo e se la pelle non è particolarmente sensibile. Va detto però che i prodotti per il contorno occhi sono più dermocompatibili con la delicata zona perioculare. E quindi più sicuri, specie per chi soffre di irritazioni. Inoltre è fondamentale se si vogliono contrastare borse e occhiaie perché c’è bisogno di sostanze specifiche che di solito non si trovano nelle creme per il viso.
- La luce blu degli schermi digitali è dannosa per la pelle? Diciamo nì. La più grande fonte di luce blu a cui siamo esposti rimane il sole, non il tablet. Basti pensare che al sole di mezzogiorno basta un quarto d’ora per fornire la stessa quantità di luce blu che un Iphone 5S a schermo bianco, a una distanza di 22,5 cm, emette in 23 giorni, spiega Maria Pia Priore nel suo libro beauty. Come dire: dalla luce blu bisogna proteggersi, ma non è quella dei dispositivi elettronici il vero problema.
- Lo skin purging esiste davvero? Sì. Si tratta della reazione della cute a una specifica sostanza funzionale che innesca e velocizza il turnover cellulare, comportando un peggioramento momentaneo della propria condizione cutanea, scrive Maria Pia Priore. Un fenomeno, questo, più visibile sulla pelle acneica, in quanto aumentano le impurità. Ecco perché per certi tipi di cosmetici ci vuole pazienza. Fino a otto settimane dall’inizio del trattamento è possibile che, invece di migliorare, la pelle peggiori.
- La pelle grassa può essere causata da prodotti skincare sbagliati? Niente affatto. I livelli di sebo dipendono da fattori come la genetica e gli ormoni. I cosmetici non c’entrano.
- La vitamina C è fotosensibile o fotosensibilizzante? Fotosensibile significa che si deteriora a contatto con il sole. Fotosensibizzante invece vuol dire che provoca alla nostra pelle una reazione anomala, come macchie, allergie ed eruzioni cutanea, quando ci si espone al sole. La vitamina C, quindi, è fotosensibile, il che significa che la puoi applicare anche nei giorni d’estate. Ma che deve essere conservata in una bottiglietta opaca per tenerla al riparo dai raggi solari.
- Qual è la differenza tra un siero e un booster? La differenza sta nella formulazione: il booster è un siero formulato con uno/due ingredienti, a elevata concentrazione. Quindi è più potente e specifico del siero. Il bello? Possono essere messi insieme: prima il booster, e poi il siero.
- L’SPF 30 protegge il doppio dell’SPF15? No! L’SPF15 filtra circa il 93% dei raggi UVB; l’SPF30 il 97%. Nessun SPF, invece, filtra i raggi solare al 100%.
- A cosa serve il tonico? Molti pensano che il tonico sia necessario per riequilibrare il pH cutaneo dopo la detersione. Sbagliato! La pelle riesce autonomamente a riequilibrare il proprio pH, spiega Maria Pia Priore. E quindi? Quindi il tonico può servire a tutto il resto in base alla sua formulazione: rinfrescare, purificare, lenire, addolcire, ecc.