Tradizionalmente considerato un disturbo che colpisce gli adolescenti, in realtà prima o poi nella vita l’acne colpisce 8 persone su dieci, e di queste 1 su 3 è in età adulta. Il primo mito da sconfessare quindi è proprio questo: non è solo un problema da teenager, anzi. Per quanto fastidio e disagio possa creare da giovani, soffrirne quando si è ben oltre la classica età dei brufoli può creare ancora più problemi di accettazione e autostima. Come conferma uno studio di Kleresca, azienda del settore dermatologico, il 52% delle intervistate teme che l’acne e le sue cicatrici possano rendere più difficili le relazioni interpersonali, se non addirittura un ostacolo concreto alle relazioni sentimentali.
Ma quella intorno all’età non è l’unica convinzione errata che circola a proposito di acne, in età adulta e non solo.
Con l’aiuto della Dottoressa Maria Vastarella, dermatologa e medico estetico del team di MioDottore sfatiamo, e spieghiamo, i più diffusi. Anche alla luce del fatto che solo facendo chiarezza si può arrivare a una cura efficace. E prima ancora, a un’utile serie di comportamenti e abitudini preventive.
L’esposizione solare migliora l’acne. Non esattamente.
Il sole, grazie alla sua azione antibatterica e immunomodulatrice, riduce inizialmente le lesioni infiammatorie dell’acne con un miglioramento durante la stagione estiva. Tuttavia, determina anche un’aumentata produzione di radicali liberi e un’iperproliferazione cheratinocitaria, con conseguente peggioramento della problematica nei mesi invernali.
Chi soffre di acne non può truccarsi. Falso.
L’acne ha un notevole impatto sulla qualità di vita delle persone che ne soffrono. Il camouflage, e quindi il make-up, sono fondamentali per nascondere i segni, consentendo alla persona di sentirsi sempre al meglio, anche con la pelle acneica. Certo, l’importante è prediligere prodotti specifici oil free e non comedogenici.
Il cioccolato fa venire l’acne. Falso.
Non è il cioccolato in sé a scatenare l’acne, piuttosto è importante prestare attenzione al consumo di latticini e di cibi ad alto indice glicemico, ossia pieni di zuccheri. Il cacao, in realtà, ha un forte effetto positivo sull’umore. E spesso viene utilizzato come antistress. Consumare di tanto in tanto un pezzetto di cioccolato fondente (almeno al 75%), può far sentire subito meglio. E quando l’umore migliora, si può dare una mano a migliorare anche alla pelle.
Con l’acne non si possono usare creme idratanti. Falso.
Anche la pelle acneica ha bisogno di idratazione, soprattutto in caso di acne adulta. Spesso infatti i trattamenti antiacne possono seccare eccessivamente la cute. E’ bene però prediligere una crema idratante a base di acqua e non arricchita di oli.
L’acne adulta è diversa da quella giovanile. Falso.
Entrambi hanno in comune l’iperproduzione di sebo e l’ipercheratinizzazione follicolare. Fenomeni che, associati a un’aumentata colonizzazione della cute da parte del Propionibacterium acnes, causano l’infiammazione del follicolo pilifero. E quindi la formazione delle papule e pustole tipiche dell’acne. Quello che può cambiare negli adulti è la localizzazione dell’acne, che tende a concentrarsi maggiormente su mento, regione mandibolare e collo.
La corretta skincare per l’acne adulta: detersione, idratazione e fotoprotezione.
Sul fronte skincare, la dottoressa spiega come la detersione regolare e l’impiego di prodotti adeguati siano gli elementi cardine per prevenire l’insorgenza dell’acne adulta.
«La detersione quotidiana è il primo step fondamentale per rimuovere il sebo e le impurità che occludono i pori, e consentire alla cute di rigenerarsi naturalmente, riducendo così il rischio di nuove imperfezioni» specifica. «Al mattino è consigliato un detergente a risciacquo, lenitivo in caso di pelle sensibile o secca, arricchito con acido salicilico qualora si avesse pelle grassa. Inoltre, è importante proseguire applicando una crema idratante a base di acqua, talvolta arricchita con acido salicilico, alfa e beta idrossiacidi, che hanno un leggero potere esfoliante. Mentre la sera sarebbe bene usare prima del detergente un’acqua micellare per eliminare prima tutti i residui di trucco. E quindi applicare una crema a base di retinolo. La sua azione cheratolitica aiuta a eliminare le cellule morte. E ha un effetto antiage, ottimo se si soffre di acne in età adulta».
Inoltre, l’esperta ricorda che numerosi trattamenti antiacne, come quelli a base di retinolo e acido salicilico, risultano spesso fotosensibilizzanti. E andrebbero quindi ridotti o evitati nel periodo estivo, sostituendoli con sostanze non fotosensibilizzanti, come la niacinamide. Usare una fotoprotezione quotidiana diventa dunque d’obbligo soprattutto in estate, in quanto i raggi ultravioletti provocano un ispessimento dello strato corneo della cute, terreno favorevole allo sviluppo delle lesioni acneiche.
La salute vien mangiando: via libera ad avocado e cibi integrali, da evitare farine bianche, latte e sigarette.
Anche in questo caso, il benessere della pelle passa dalla tavola. Per questo motivo la specialista di MioDottore suggerisce: «E’ fondamentale diminuire il consumo di alimenti ad alto indice glicemico, come pasta, pane e dolci prodotti con farine bianche. Prediligendo invece prodotti integrali, che riducono il picco di insulina e di conseguenza la sua azione sull’insorgenza dell’acne. Anche l’assunzione di latte e derivati, attraverso un’aumentata produzione di IGF-1, può peggiorare la patologia acneica. Meglio quindi limitarli a 2-3 volte la settimana. Via libera invece agli omega-3 presenti in olio di pesce, avocado e frutta secca. Grazie al loro effetto antiinfiammatorio, sono in grado di ridurre l’insorgenza delle lesioni acneiche. Infine, smettendo di fumare, si riscontrerà una pelle più luminosa e priva di impurità già dalle prime settimane».