Arriva direttamente da Parigi, dove è stata inaugurata lo scorso 5 aprile, la terza edizione della Mostra Libere di… VIVERE. Esposizione itinerante di fumetti, graphic novel inedite e opere d’arte contro la violenza economica, che ha come protagoniste alcune delle più famose eroine del genere a strisce, ma anche nuove figure nate dalla creatività di autrici Millenials e della Gen X.
A firmare e promuovere, come sempre, questo interessante progetto culturale è la Global Thinking Foundation, ente no profit impegnato in percorsi di alfabetizzazione finanziaria e digitale, che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’inclusione. Con uno sguardo particolare alle questioni di genere.

E se nel 2020 il tema portante della campagna era stata la violenza economica sulle donne, mentre nel 2021 il focus era stato messo sull’empowerment femminile tra digitalizzazione e sostenibilità, quest’anno tocca a un nuovo tema. O meglio, a una nuova sfaccettatura della sempre più variegata questione femminile: quella della cyber-security. E quindi sulle violenze perpetrate attraverso strumenti digitali, che spesso rappresentano un’estensione delle altre forme di violenza.
«L’accelerazione della digitalizzazione rende urgente alzare il livello delle nostre conoscenze in materia, così da poter fare scelte consapevoli minimizzando i rischi» ci spiega Claudia Segre, Presidente di Global Thinking Foundation. «È questo il motivo principale che per il 2022 ci ha spinto a dedicare il tour della mostra Libere di… VIVERE a questo tema. Anche perché è evidente che la pandemia ha aggravato le disuguaglianze, penalizzando l’occupazione femminile. E formarsi sui temi digital, che è fondamentale per chi cerca un nuovo posto di lavoro, può aiutare ad attutire questa situazione».
Ecco quindi che l’edizione 2022 della mostra Libere di… VIVERE aggiusta il tiro, arricchendosi di nuove figure e nuove sezioni.
Tra le novità da non perdere, c’è la Galleria delle Libere Guerriere, uno spazio dedicato alle opere di artiste indipendenti under 35 che, attraverso la loro arte, contribuiscono a divulgare i valori di parità̀ di genere, inclusione ed empowerment femminile.

Sul fronte delle Eroine dei Fumetti, vere protagoniste delle scorse edizioni come di questa terza, il messaggio sociale si arricchisce di tre nuove, incredibili protagoniste. C’è innanzitutto Lucrezia, firmata dall’italiana Silvia Ziche. Mentre da Marvel Comics arrivano la misteriosa Black Widow e la magica Scarlet Witch. Nuove icone al fianco delle sempiterne Wonder Woman, Mafalda, Valentina ed Eva Kant.
Ma non è finita qui. Oltre alla raccolta di Illustrazioni Contro la Violenza Economica, la mostra include la nuova sezione Eccellenze in Accademia. Una galleria di immagini frutto del talento di 12 giovani disegnatrici selezionate dall’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino.

E last but not least, la mostra include anche delle novità per chi ama le Graphic Novel. La prima sezione delle Viaggiatrici dell’Epoca Vittoriana comprendeva già tre storie con impavide eroine come Alexandra David-Néel, Gertrude Bell El Khatun e Mary Kingsley. Con Eva Calvino si apre la seconda sezione della Biblioteca delle Scienziate che sarà integrata con inedite Donne da Infiniti Universi, indomite pioniere in arrivo dal mondo scientifico.

Tutti i dettagli del Tour 2022 e come accedere
La mostra Libere di… VIVERE toccherà alcune delle principali città italiane, in un itinerario da Nord a Sud che proseguirà da aprile fino a novembre. La prima tappa è Firenze, che si inaugura il 28 aprile fino al 30 aprile. Poi la mostra si sposterà a Viterbo, Fiumicino, Lecce, Torre del Greco, Napoli, Bellagio, Perugia, Sassari, Courmayeur, Agrigento, Ragusa per terminare a Milano, dal 16 al 18 novembre 2022.
L’ingresso è gratuito, ma per accedere è necessario registrarsi. Per consultare il calendario aggiornato e iscriversi alle singole tappe basta cliccare qui.
Oltre all’esposizione delle opere, ogni tappa della mostra Libere di… VIVERE sarà caratterizzata da una tavola rotonda e da due spettacoli teatrali degli artisti Luca Vullo e Stefania Pascali. Piéce con cui gli attori portano in scena l’importanza di una piena autodeterminazione e tutela di sé stesse per una partecipazione sociale attiva e consapevole, stimolando, inoltre, importanti riflessioni sui temi della violenza economica e sugli stereotipi legati al femminismo e all’indipendenza economica delle donne.