Delicato, soft, rispettoso. Tra le varie tipologie di peeling quello enzimatico è il più adatto alla pelle sensibile. Ecco perché sceglierlo e come integrarlo nella tua beauty routine.
Ops, I did it again. Eh sì, può essere che anche questa volta tu abbia esagerato. Per la serie: non è vero che più una beauty routine è ricca, più è efficace. Prendi ad esempio il peeling. Esfoliare la pelle è fondamentale. Ma, se lo fai troppo spesso o usando un metodo troppo aggressivo, può essere davvero controproducente.
Intendiamoci: che sia meccanico (vedi alla voce scrub), quindi fatto con microparticelle abrasive da massaggiare della pelle, oppure chimico, cioè a base di acidi, come gli AHA e i BHA, preso in giuste dosi, il peeling è un toccasana. Quello che fa è togliere lo stato di cellule morte dal viso e dal corpo, restituendo alla pelle luminosità e morbidezza.
I problemi semmai arrivano quando esageri un po’. E va a finire che quello che volevi era una pelle nuova, ma quello che ottieni è una pelle irritata, secca e arrossata. Perché? Perché giù dallo scarico del lavabo non mandi solo lo strato di cellule morte, ma anche tutti i batteri del tuo microbiota che sono invece vivissimi. Nonché indispensabili per la salute della tua pelle. Un problema, questo, che diventa un problemone se già per natura hai la pelle sensibile.
E quindi, come si fa? Due sono le cose da tenere a mente.
1. Mai strafare: limita le sessioni di esfoliazione a non più di una o due a settimana.
2. Abbassa il dosaggio. Se vedi che particelle esfolianti e acidi sono troppo forti per te, allora prova un tipo diverso di peeling, quello enzimatico.
Il peeling enzimatico infatti sfrutta le proprietà degli enzimi della frutta. Ma pur essendo efficace come gli altri (meccanici e agli acidi) rispetta di più quei minuscoli esserini che sono i microbi del tuo microbioma cutaneo.
Un peeling gentile, insomma. Uno che fa quello che deve e poi si ferma prima di intaccare la salute della pelle. Spesso, infatti, scrub e AHA penetrano troppo a fondo e finiscono non solo per spazzare via le cellule morte ma anche il microbiota. Lui invece sa quando fermarsi. E la pelle, soprattutto quella più delicata, finalmente ringrazia.
Occhio quindi all’INCI: bromelina, papaina e actinidia sono gli enzimi più comuni nei prodotti beauty e sono, rispettivamente, gli enzimi estratti dall’ananas, dalla papaia e dal kiwi. Un mix di frutta, delicata, che fa bene alla pelle.
Largo quindi ai trattamenti a effetto peeling enzimatico.
A cominciare dalle maschere a base di enzimi che, lasciate in posa e poi risciacquate, ti danno subito un colorito più sano. Peel and Polish di Pixi (29,45 euro, foto 1), ad esempio, va applicata 2-3 volte alla settimana e lasciata in posa 5 minuti per combattere l’opacità della pelle e darti un boost di luminosità.
Stessa mission per Enzyme Peel di Susanne Kaufmann (58 euro, foto 3) un gel vegan fresco e leggero a base di enzimi di papaia, mela e kiwi. Da usare una volta alla settimana, gli servono solo 15 minuti di posa per lasciare la pelle pulita in profondità, i pori liberati dalle impurità e la grana più omogenea.
Oppure, da usare una volta a settimana o ogni 15 giorni se hai la pelle particolarmente sensibile, Essential Peeling di Comfort Zone (30 euro, foto 2), che va tenuta sul viso una decina di minuti perché il potere esfoliante della bromelina faccia effetto. Un modo per rimuovere cellule morte ma anche impurità accumulate sulla pelle e sebo in eccesso. E ritrovarsi più luminosa di un mattino di primavera.
Vuoi tutto e lo vuoi subito? Allora prova un detergente arricchito con gli enzimi della frutta.
Così non solo detergi, ma ti liberi anche della patina grigia che butta giù il tuo incarnato. Dynamic Resurfacing Facial Wash di Elemis (da 43 euro, foto 4), ad esempio, non solo pulisce ed esfolia la pelle grazie a una tecnologia a tre enzimi, ma la rende più morbida e idratata con la moringa e il tartufo bianco.
L’enzima della papaia incontra l’estratto di pompelmo ricco di vitamina C nello struccante Enzyme Cleansing Gel di Mario Badescu (18,90 euro, foto 5). Da usare quotidianamente per detergere il viso, esfoliarlo in modo delicato e renderlo più luminoso.
Pelle super sensibile? Oltre al peeling enzimatico, ci vuole un prodotto che pensi anche a tutto il resto. Come Cicapair Tiger Grass Enzyme Foam Cleanser di Dr.Jart+ (20,45 euro, foto 6), un detergente a base di centella asiatica calmante, glicerina idratante, probiotici fermentati nutrienti e di enzimi per un peeling soft.
E il resto della beauty routine
Ti sei innamorata alla follia degli enzimi e del loro peeling delicato? Allora integrali anche negli altri prodotti per la beauty routine. Tidal Brightening Enzyme Water Cream di Sunday Riley (63 euro, foto 9), ad esempio, è una crema da applicare sul viso mattina e sera. Al suo interno trovi l’acido ialuronico, essenziale per idratare, ma anche alfa-arbutina per schiarire le macchie scure e la papaina per levigare le irregolarità della pelle.
Dedicata alle labbra è, invece, la maschera Ageless Phyto-Retinol Lip Mask di bareMinerals (28,99 euro, foto 8). Da applicare ogni sera prima di andare a dormire, è un trattamento esfoliante, rinnovatore e nutriente che promette, notte dopo notte, labbra più morbide, levigate e rimpolpate. Grazie anche all’azione di peeling enzimatico della papaina contenuta nella sua formula.
Dal viso al corpo il passo è breve. Gli enzimi, infatti, li trovi anche nei body scrub, tra cui Buff Ryder di Fenty Beauty (27 euro, foto 7). Qui papaina e bromelina sono abbinati ad altri agenti esfolianti, come il sale marino e la polvere di avocado, e nutrienti, come l’olio di cocco e il burro di karité. Un mix dal sapore (e dal profumo) tropicale per un corpo morbido, liscio e luminoso come la seta.