Tra gli effetti collaterali meno gravi del vaccino contro il Covid c’è chi sostiene ci siano quelli sul ciclo. Finalmente una ricerca americana comincia a dissipare le polemiche con alcuni dati significativi. Scopriamoli.
E’ dall’inizio della pandemia che, in un modo o nell’altro, cerchiamo di fare luce sugli effetti del Covid sul ciclo mestruale. Prima per lo stress da emergenza e da paura della malattia, che può avere avuto conseguenze sulla produzione ormonale, e di conseguenza aver influenzato il ciclo di alcune di noi. Poi per il lockdown, con le sue inevitabili ricadute su attività fisica, alimentazione, esposizione alla luce solare e ritmi sonno-veglia. Tutti fattori che, a seconda delle abitudini individuali, si riflettono sul sistema endocrino, e quindi sul ciclo.
Infine, sono arrivati i vaccini, su cui però fino a ieri non esistevano studi specifici a riguardo.
A parte i dati inglesi del programma Yellow Card del MHRA (che consente la segnalazione degli effetti collaterali dei farmaci) a cui, a settembre 2021, già 30mila donne avevano segnalato che il loro ciclo mestruale era cambiato dopo essere state vaccinate contro il Covid-19. Nello specifico, molte hanno segnalato di aver avuto cicli più abbondanti del solito, oppure ritardi o sanguinamenti insoliti. Indifferentemente che il vaccino ricevuto fosse quello di Moderna, AstraZeneca o Pfizer.
Finalmente però inizia a emergere qualcosa di più concreto.
Sulla rivista americana Obstetrics & Gynecology è stata appena pubblicata una ricerca condotta da Natural Cycles (una app usata da migliaia di donne per monitorare i propri cicli ovulatori) che ha analizzato i cicli mestruali di quasi 4.000 delle sue utenti. I ricercatori hanno confrontato i cicli di 2403 donne vaccinate (il 55% con Pfizer, il 35% con Moderna e il 7% con Janssen) e di 1556 non vaccinate, tra i 18 e i 45 anni.
In generale, i risultati hanno mostrato che chi ha fatto il vaccino ha avvertito alcuni cambiamenti nel ciclo. Effetti tuttavia di bassa entità.
C’è stata una variazione media minore di un giorno nella durata complessiva del ciclo dopo il vaccino e nessuna variazione nella durata delle mestruazioni. Nel raro caso in cui un’utente abbia ricevuto due dosi di vaccino durante lo stesso ciclo mestruale, Natural Cycles ha riscontrato che la variazione media del ciclo è arrivata fino a due giorni. Tuttavia questi cambiamenti sono temporanei e sembrano riassorbirsi rapidamente nei cicli successivi. Per un 10% del campione le modificazioni invece sono state più importanti e significative, ma sempre temporanee.
«Sebbene non possiamo spiegare con certezza le ragioni per cui, dopo il vaccino, alcune donne abbiano verificato questi piccoli cambiamenti del proprio ciclo e delle mestruazioni, è molto rassicurante vedere che questi cambiamenti sono stati temporanei» ha commentato il dottor Jack Pearson, capo ricercatore medico dello staff di Natural Cycles.
Questa ricerca ne segue peraltro una prima, condotta sempre da Natural Cycles e resa nota alla fine del 2021. In quel caso si era rilevato che lo stress correlato alla pandemia non aveva avuto un impatto significativo sulle mestruazioni per la maggior parte delle utenti. In definitiva, quindi, resta ciò che in fondo ognuna di noi sa dal giorno del menarca. E cioè che il ciclo femminile è un po’ come noi. Ha i suoi alti e bassi. E non sempre sappiamo con esattezza il perché. Ma di sicuro monitorarci e raccogliere dati è necessario per comprendere il pieno impatto di tutti gli aspetti della pandemia sulle donne. Un conto spesso sottostimato, ahimé, a nostro svantaggio.