Da filler a lifting: con la nuova generazione di filler estetici, l’acido ialuronico diventa a effetto liquid lifting. Per armonizzare i volumi del viso con un risultato naturale e insospettabile.
Dimentica il filler come l’hai sempre conosciuto. Oggi le “punturine” fatte dal medico estetico fanno di tutto. E anche di più. Tanto da sostituire, in alcuni casi, anche l’uso del bisturi. Lungi dall’essere usato solo per riempire le rughe – con appunto un effetto filler – l’acido ialuronico iniettato sotto pelle diventa oggi l’alleato del liquid lifting. Che cos’è questa tecnica che va anche sotto il nome di lifting non chirurgico 3D? Si tratta di un nuovo trend estetico che prevede una serie di piccole correzioni del viso da fare rigorosamente senza ricorrere alla chirurgia.
«Modellare i lineamenti, dare armonia e freschezza: gli interventi di liquid lifting mirano proprio a questo» dice Vittorio Crobeddu, dermatologo Isplad e medico estetico. «Definire meglio le labbra, riempire il solco lacrimale svuotato o ridare forma alla mascella. Il liquid lifting usa le proprietà dell’acido ialuronico per ridare i giusti volumi al viso. Attenzione però a non aspettarsi gli stessi risultati del bisturi. Il liquid lifting non toglie né tira i tessuti, per questo è indicato soprattutto attorno ai 50 anni di età, quando la pelle ha subito un invecchiamento moderato».
Se la tecnica del liquid lifting non è un’assoluta novità, è vero che lo sono i filler.
Perché anche dire solo “acido ialuronico” vuol dire ormai riferirsi a una sostanza che, merito della tecnologia, è diventata sempre più sofisticata. Uno degli ultimi arrivati e più utilizzati è, per esempio, il Biohyalux. «Si tratta di un acido ialuronico puro, ottimizzato e molto versatile. Non solo è performante, ma ha anche grandi vantaggi: ad esempio non brucia quando viene iniettato, ha una durata di circa 7 mesi e in più ha un alto potere idratante» continua il medico.
Perché il Biohyalux dia il suo meglio, attenzione però alla tecnica con cui viene iniettato nella pelle. «Il modo migliore è con l’uso di una cannula che, a differenza dell’ago, ha la punta smussata e non crema ematomi» dice Crobeddu.
Insomma, il liquid lifting è una tecnica poco invasiva ma dai grandi risultati. Per questo viene sempre più usata per correggere anche quelle zone del volto che tradizionalmente non sono state interessate dalla medicina estetica.
Quali gli interventi che saranno più in voga per questo 2022?
Il liquid lifting sarà ad esempio sempre più usato per la zona del solco lacrimale. «L’aspetto infossato degli occhi contribuisce a dare al viso un’aria stanca. Con il filler si riempie il vuoto e si eliminano le ombre periorbitali. Una tecnica che però non è consigliata a chi ha molte borse perché il risultato sarebbe di aumentare l’effetto gonfiore» continua il medico estetico.
Un’altra richiesta che sarà sempre più all’ordine del giorno è quella di usare il filler per ridefinire i contorni del viso. «Qui una tendenza è quella di volere un viso a forma di cuore, ecco perché con il liquid lifting si interviene valorizzando gli zigomi e le tempie. L’obiettivo è quello di allargare la parte superiore del volto. Allo stesso tempo si interviene sul mento per dargli maggiore proiezione» spiega Crobeddu.
D’altra parte avere un mento più pronunciato e una mascella più definita è un’altra delle tendenze in arrivo adesso da noi, ma che negli USA spopolano già da diversi mesi. Per ottenere questo effetto si interviene, proprio con l’acido ialuronico, sui contorni del viso per dare una sensazione di maggior tonicità e per recuperare forme più spigolose.
Un altro must per il liquid lifting è il ritocchino alle labbra.
Dove, a differenza del passato, non si punta più sul volume, ma piuttosto sul definire i contorni della bocca. «Il trend per le labbra è mettere in risalto il disegno naturale, sottolineando i contorni e fornendo idratazione ai tessuti. La forma più richiesta? Le Russian lips, piatte e con la parte centrale all’insù» dice il medico estetico.
Infine, buone notizie anche per chi non va d’accordo con il proprio naso. Se è vero che in caso di naso grosso il filler poco può, un aiuto dal liquid lifting può arrivare se hai un naso piccolo e all’ingiù. «Per chi ha bisogno di sollevare la punta oppure anche per chi ha la gobbetta in corrispondenza degli occhiali, il rinofiller è una tecnica che funziona molto bene» conferma Crobeddu.
Attenzione però, non sempre fare di meno è meglio…
«Qualunque sia il difetto estetico che si voglia correggere, l’importante è puntare su un effetto naturale» continua l’esperto. Anche se non è detto che questo significhi fare poco o di meno. «Perché è indispensabile osservare il volto nella sua interezza e valutare gli interventi da fare insieme al proprio medico. Se a volte è necessario modificare solo su una piccola porzione di volto, altre è meglio farlo a 360 gradi con un approccio full face». Solo così il volto sarà ringiovanito ma non trasformato.