Caldi, avvolgenti e cozy: i profumi alla vaniglia sono la coccola olfattiva che ti tiene al caldo quando fuori fa freddo. Perfetti per assecondare uno stile di vita hygge, si abbinano perfettamente a un pomeriggio di pioggia accompagnato da una cioccolata calda, una candela accesa e un buon libro tra le mani. A volte invece il loro potere evocativo ti riporta all’infanzia, al profumo di torta e di biscotti appena sfornati.
La vaniglia però è anche considerata in profumeria una delle note più misteriose e affascinanti. E non necessariamente dolci. Molto infatti dipende dal mix olfattivo in cui è inserita. Unita alle spezie e ai legni, ad esempio, la vaniglia assume un carattere più caldo e secco. Mentre in associazione a note fiorite o fruttate diventa più morbida e con un’impronta gourmand.
Ecco perché la vaniglia è una nota tanto apprezzata quanto diffusa tra le fragranze, oggi come ieri.
A partire dal 1889 quando Aimé Guerlain la usò sotto forma di vanillina (la versione sintetica della vaniglia) per il suo profumo Jicky. Un viaggio olfattivo in una pasticceria provenzale, tra gli aromi dei dolci e il sentore di lavanda e limone nell’aria.
La storia della vaniglia, però, arriva ancora più da lontano. Estratta dal baccello di un’orchidea (l’unica che viene coltivata non a scopo ornamentale) è conosciuta nell’America Centrale fin dal XIII secolo, quando già veniva usata per profumare una bevanda a base di cacao.
Nel 1812 arrivò come una pianta esotica al Giardino Botanico di Parigi, dove, per tanti anni, nessuno capì come farla fiorire. Ci volle il botanico Edmond Albius per inventare il metodo di impollinazione manuale che si usa ancora oggi. E che fa della vaniglia una delle materie prime più pregiate, e anche costose, al mondo. Nonché una delle più amate. Si dice, ad esempio, che Jacques Guerlain abbia creato il famosissimo profumo Shalimar aggiungendo una grande quantità di vanillina a Jicky, creazione olfattiva di suo zio. E che questo, nel lontano 1925, sia stato il segreto del successo della sua fragranza.
Quasi cento anni dopo la vaniglia torna di nuovo protagonista con tanti nuovi profumi.
A cominciare proprio da una creazione di casa Guerlain, Spiritueuse Double Vanille (da 295 euro, foto 2), un orientale legnoso che ti trasporta in un viaggio lontano. Come quello intrapreso dal naso della maison Jean-Paul Guerlain sull’isola africana di Mayotte alla ricerca di una nuova specie di vaniglia, ingrediente sacro Graal per la casa profumiera parigina.
Quella usata per questa fragranza arriva proprio dal Madagascar ed è così preziosa che richiede diciotto mesi di preparazione. La particolarità sta nella sua antica tecnica di estrazione a mano. I baccelli di vaniglia vengono prima spezzettati, poi immersi a freddo nell’alcool per esaltarne alla perfezione la fragranza. Inserita infine nella piramide olfattiva di Spiritueuse Double Vanille insieme a gelsomino, ylang ylang, benzoino e cedro, gli dà un tono affumicato, legnoso e ricco.
Un altro imperdibile tra i profumi alla vaniglia è Vanilla Diorama di Dior (220 euro, foto 3), ultimo arrivato nella lussuosa Collection Privée della maison. La sua nota principale è proprio quella della vaniglia Bourbon del Madagascar, i cui baccelli appena raccolti sono prima sbollentati e poi essiccati al sole per due settimane. La fragranza che ne deriva è un omaggio al dessert preferito di Christian Dior, di cui non si conosce la ricetta precisa ma che si sa consisteva in gelato alla vaniglia, un po’ d’arancia succosa e un pizzico di cioccolato amaro.
Da qui sono partiti i nasi di Dior per realizzare questo profumo caldo e dolce, rotondo e seducente, grazie alla vaniglia e al rum. Ma, al tempo stesso, intriso della freschezza delle note agrumate e di limone.
Vuoi provare un profumo che sa di vaniglia ma che non sia dolce? Une Vanille di Obvious (110 euro, foto 4) è uno di questi. Qui si sentono le note più misteriose e ancestrali della vaniglia nera del Madagascar, un modo diverso per apprezzare le sue qualità. Potente e persistente, si tratta di eau de parfum seducente anche grazie alle note di mandorla e fava tonka che completano la piramide olfattiva.
Se infine non ti sai mai decidere tra dolce e saltato, allora fai così: non scegliere. Do Not Drink Eau Sucrée Salée Vanille + Fleur de Sel di Sephora (29,99 euro, foto 5) mette insieme la vaniglia del Madagascar con il sale marino. L’incontro è inaspettato con la nota gourmand ricca e vellutata che si cristallizza all’arrivo della componente salata. Il bello di questa fragranza poi è che non contiene alcol, così la puoi usare in mille modi diversi. Qualche idea? Provala sui capelli oppure vaporizzala sull’accappatoio prima di uscire dalla doccia.