Esistono ingredienti che chi ha problemi di acne (o li vuole evitare) farebbe meglio a non far entrare nella propria beauty routine. Ecco gli otto principali da cui faresti bene a stare alla larga.
Avere l’acne – non si discute e non c’è inclusività che tenga – è una gran scocciatura. Come se l’adolescenza non avesse abbastanza problemi, a mettersi di traverso è spesso la pelle. Pelle lucida, pustole rossastre, esplosioni ricorrenti di brufoli ci portano però a scegliere in uno spesso confuso ed emergenziale stato d’animo prodotti di bellezza che, a volte, invece di aiutarci, possono perfino peggiorare la situazione.
Ok, magari a forza di leggere qui e là un’idea di cosa fa male ce la siamo anche fatta (no prodotti comedogenici, no siliconi nel fondotinta). Ma se leggere l’INCI di un cosmetico che è più lunga della scatola del cosmetico stesso ti fa venire il mal di testa, proviamo a essere sintetici. Con l’aiuto degli esperti e di tanta, tanta esperienza come beauty editor, abbiamo stilato l’elenco delle sostanze che puoi individuare facilmente tra gli ingredienti di un prodotto. Occhio perché, se le trovi, faresti meglio a rimetterlo subito sullo scaffale del negozio e passare oltre.
1. I profumi sintetici
La verità è che, in cosmesi, la parola “parfum” o “fragrance” può fare riferimento ad almeno una dozzina di sostanze chimiche diverse. Molte delle quali possono risultare irritanti per una pelle a tendenza acneica. I profumi sintetici sono tra le cause principali di molte reazioni allergiche. E oltre all’ulteriore irritazione che possono causare su una pelle già infiammata come quella che soffre di acne e brufoli, possono interferire con alcuni farmaci per uso topico e rendere ancora più complicata la cura di un problema che, già da solo, non è semplice da risolvere.
2. Gli oli essenziali
Per quanto la loro derivazione sia naturale, non significa che siano innocui. Gli oli essenziali sono concentrati di piante, alcune delle quali possono avere un’azione irritante o allergizzante sulla pelle. In parte, quindi, è un discorso simile a quello fatto poco fa per le fragranze. Inoltre la loro concentrazione è così elevata da non poter mai venire utilizzati puri, ma diluiti in un altro olio. E qui scatta il secondo problema. Gli oli sono molto spesso occlusivi, e pertanto poco indicati per le pelli acneiche. Nel caso però di oli essenziali come quello di malaleuca (detto anche Tea Tree), se ne può utilizzare qualche goccia diluita in oli a base di grassi insaturi, come quello di jojoba o di canapa.
3. Il Sodium Lauryl Solfato
Noto come SLS, è un tensioattivo molto utilizzato in cosmetica, perché è ciò che dona ai prodotti detergenti la capacità di produrre una morbida e ricca schiuma. Ed è anche l’agente che elimina sporco, impurità e batteri dalla pelle. Studi recenti però hanno dimostrato che la sua azione può essere troppo aggressiva. Ed eliminare troppo di quella barriera cutanea naturale non è una buona idea per chi soffre di acne. Perché così finisce per fare piazza pulita anche di tutte quelle naturali difese dell’epidermide che sono il suo primo scudo contro batteri e irritazioni. Per fortuna però negli ultimi tempi, merito anche della maggior diffusione di linee green, trovare detergenti privi di solfati non è più così difficile.
4. L’isopropil miristato e l’isopropil palmitato
Il primo è un potenziatore della penetrazione che consente un maggiore assorbimento degli ingredienti attivi nella pelle. L’isoprpopil palmitato invece è un ingrediente emolliente altamente comedogenico che viene utilizzato spesso in alcune creme idratanti. Urge però una distinzione. Secondo i medici questi ingredienti non dovrebbero influenzare l’acne già infiammata, o tanto meno causarla. Tuttavia sono occlusivi, e quindi possono causare comedoni e depositi di grasso, che sono l’anticamera dei brufoli. Potendo, quindi, perché non lasciarli perdere?
5. Alcool e dintorni (etanolo, alcol denaturato e alcol isopropilico)
Questi ingredienti sono molto comuni nelle formulazioni di tonici, lozioni e prodotti esfolianti. Molto spesso proprio quelli creati apposta per le pelli con acne o pelli impure. Il loro potere sgrassante infatti è più che risaputo. Tuttavia si tratta di sostanze molto aggressive. E come ormai avrai capito, tutto ciò che elimina in maniera troppo drastica il grasso, rischia di irritare troppo la pelle, deprivarla delle sue difese naturali. Con un effetto boomerang sull’acne e le zone infiammate.
6. Il Cloruro di sodio
E’ il nome tecnico del sale, il normale sale da cucina. Molto usato negli scrub (e in moltissime ricette fai da te) per chi soffre di acne può non essere proprio una manna dal cielo. Inoltre, nella cosmesi è un ottimo (ed economico) addensante e volumizzante, che aiutare a dare alle creme la consistenza desiderata. Il che va benissimo, a patto però di non avere problemi di acne. E di non volerli avere…
7. L’olio di cocco
Chi non ha sentito beatificare questo ingrediente negli ultimi anni come una vera e propria salvezza per la pelle? In effetti, se hai la pelle da normale a secca, può esserti molto utile. Tuttavia l’olio di cocco è un mix di grassi saturi e insaturi. E quindi, può essere comedogenico. In particolare, contiene acido linoleico e acido laurico. E se alcuni dermatologi sono convinti che il primo sia utile a chi soffre di acne, il secondo è senza dubbio invece fonte di sfoghi cutanei. Per cui, tirando le somme, forse tanto vale non correre rischi e rinunciarci. O almeno, non utilizzarlo sul viso o sulla schiena, ma limitarsi per esempio ai capelli.
8. Le alghe
Diciamo che in questo caso non è proprio un no, ma un distinguo. Perché le alghe sono un po’ un’arma a doppio taglio. Ce ne sono molti tipi diversi. E negli INCI dei cosmetici si possono trovare indicate in maniera poco chiara, talvolta come carragenina, laminaria digitata, alga bruna o estratto di plancton. Il che non permette di capire fino in fondo se si tratta di alghe utili alla pelle acneica (in quanto antiinfiammatorie e seboregolatrici) oppure, al contrario, comedogeniche o irritanti. Insomma, fai attenzione. E informati bene su che tipo di alga è utilizzata in quel cosmetico che vorresti acquistare. Una veloce verifica su Google dovrebbe darti qualche dritta in più, a meno che ovviamente non si tratti già di un cosmetico che fa parte proprio di una linea anti-acne o per pelli impure.