Le spugne per il corpo sono il classico prodotto beauty che più lo conosci, più te ne innamori. Soprattutto se sono fatte da fibre naturali e non sintetiche. Ma, se non le conosci, sono un vero e proprio mistero. Di canapa, luffa (o loofah), di origine marina, di konjac, di sisal. Di spugne corpo ce ne sono davvero tantissime. E ognuna ha le proprie caratteristiche.
Ecco quali sono e come scegliere la migliore spugna corpo per le tue esigenze, e soprattutto per il tuo tipo di pelle.
La SPUGNA DI MARE
Partiamo dalla più semplice, la più conosciuta e forse anche la più diffusa tra le spugne corpo: quella marina. Conosciuta fin dall’antichità, si tratta di un organismo animale che è oggi allevato in mare a 40 metri di profondità, raccolto e lavorato prima di arrivare nelle nostre docce.
Morbida e soffice, la sua funzione principale è quella di distribuire il sapone o il detergente in modo uniforme. Ma non solo: massaggiata sul corpo svolge anche una funzione di peeling naturale, con cui le particelle di pelle morta vengono delicatamente eliminate. Inoltre stimola la circolazione del sangue, il che ti garantisce, con l’utilizzo costante, una pelle più soda e meno a buccia d’arancia.
Visto che le spugne di mare sono organismi naturali, la loro dimensione e forma varia tantissimo. E anche la loro grana: quelle con i buchi più grossi sono perfette per il corpo, mentre quelle più fini possono essere usate anche per pulire il viso. Spugna naturale Fine Dama di Code della Natura (16,79 euro, 4-5 g oppure 21,99 euro 6-8 g, foto 1) ha una superficie morbida come il velluto, il che la rende adatta a qualsiasi uso beauty. In più puoi scegliere tu la taglia.
Sebbene a prima vista ti possa apparire fragile, la spugna marina è più resistente di quelle sintetiche, a patto però che tu ne faccia una buona manutenzione. Ogni volta che la usi, lasciala asciugare bene all’aria, in modo che non restino parti bagnate in cui i batteri finirebbero per proliferare. Ogni tanto, per disinfettarla meglio, puoi lavarla in lavatrice a 30 gradi oppure in acqua salata. Metti 125 grammi di sale in un litro d’acqua e lascia la spugna in ammollo per 24 ore. Risciacquala bene ed è pronta per essere usata un’altra volta.
La spugna di LUFFA
La spugna di luffa, o come si scrive in inglese loofah, è invece una tra le spugne corpo di origine vegetale. La luffa, infatti, è una pianta che produce frutti simili a grandi zucchine o zucche allungate che, dopo essere stati disidratati, si trasformano in uno struttura fibrosa perfetta per la beauty routine. Di origine orientale, la luffa oggi viene coltivata anche in Italia, soprattutto in Sicilia e in Sardegna, visto che ha bisogno di climi caldi per maturare.
La sua funzione sotto la doccia? La principale è esfoliare la pelle del corpo. Un po’ più rigida rispetto alla spugna marina, la luffa esercita un peeling perfetto, ad esempio, da effettuare il giorno prima della ceretta. In questo modo infatti togli le cellule morte delle pelle e fai emergere anche i peli più corti. Inoltre la luffa la puoi anche usare per applicare sulla pelle oli vegetali puri da massaggio. Inoltre la puoi trovare anche a fette: in questo caso, oltre a fare da spugna, è un perfetto portasapone.
Vuoi raggiungere con la spugna di luffa anche i punti del tuoi corpo più inarrivabili? Loofah with Wooden Handle di So Eco (7,45 euro, foto 2) ha un lungo manico di legno per poter esfoliare anche la schiena e il retro delle gambe senza troppa fatica.
La spugna in CANAPA
Più che una spugna in questo caso si tratta di un guanto. Realizzato intrecciando le fibre naturali di canapa, spesso è tessuto insieme ad altri materiali, come il cotone e il lino. Anche in questo caso si tratta di un perfetto scrub per il corpo, ma anche un ottimo modo per effettuare sotto la doccia un massaggio energizzante.
Meno delicata rispetto alle spugne per il corpo marine e in luffa, va usato fino a un paio di volte alla settimana. Ma attenzione a non premere troppo: rischieresti di irritare la pelle. Dalla sua però ha la forma, particolarmente pratica da usare in doccia.
Come Manopola in Canapa di Tea natura (6,99 euro), un guanto creato con il 40% di fibre di canapa, il 30% di lino e il 30% di cotone. Ideale per la pulizia del corpo, ha una grana particolarmente robusta e resistente. Non dimenticarti poi di lavarla spesso con un ciclo in lavatrice a 30 gradi.
La spugna in SISAL
Simile alla canapa è la spugna in sisal. Anche in questo caso, più che una spugna, si tratta di un guanto, oppure di una spazzola. Quello che invece non cambia è la naturalità dei suoi materiali. Il sisal infatti è un a fibra naturale ricavata dall’agave sisaliana, una pianta originaria del Messico.
Se hai la pelle particolarmente secca e spessa, il sisal è perfetto per effettuare un gommage efficace e profondo sotto la doccia o anche a secco. Tanto che, le prime volte in cui lo fai, cerca di non premere troppo in modo da testare la risposta del tuo corpo. Se invece hai la pelle delicata e tendi ad arrossarti facilmente, meglio scegliere un altro tipo di spugna, tipo quella marina.
Oltre al formato in guanto, le fibre di sisal le puoi trovare anche intrecciate sotto forma di spazzola giapponese. Quella di Cose della Natura (21,99 euro), ad esempio, è perfetta da passare sul corpo per uno scrub profondo che riattivi anche la circolazione del sangue. Attenzione però a non esagerare: 5-10 minuti al giorno sono sufficienti. Fai movimenti circolari decisi, sempre in direzione del cuore, e mai insistendo troppo su una stessa zona.
La spugna di KONJAC
Una menzione particolare merita la spugna di konjac. Anche in queso caso si tratta di un prodotto naturale, ottenuto da un tubero usato da millenni nella cucina asiatica. A differenza degli altri tipi di spugne per il corpo (salvo quelle marine a grana sottile che sono molto delicate), la spugna di konjac può essere usata anche sul viso.
La sua funzione principale? Detergere la pelle. Ma non solo. Questo tipo di spugna ha anche un ruolo nella skin care. Oltre a rimuovere make up e impurità, infatti, la spugna di konjac può essere usata per molto altro. Con un detergente in gel o schiumogeno oppure anche solo con l’acqua tiepida, pulisce il viso e aggiunge una funzione di trattamento.
Tanto è vero che la spugna di konjac può essere di vari colori. Di solito quella bianca è la più basica e anche la più delicata sulla pelle. Gli altri colori, invece, possono essere addizionati di attivi beauty, da scegliere a seconda del proprio tipo di pelle. Quella verde, ad esempio, contiene argilla verde, che la rende perfetta per un effetto detox e per assorbire l’eccesso di sebo. Alla nera, invece, di solito si aggiunge carbone di bambù, indicato per le pelli a tendenza acneica. Nella rosa ci sono sostanze antiage adatte alla pelle sensibile e nella rossa ci sono antiossidanti e attivi illuminanti.
Non sai quale scegliere? Con il set Konjak Sponge di Gessie Beauty (9,99 euro) ne puoi provare quattro diverse. Occhio però alla manutenzione: perché siano sempre pulite e pronte a essere usate, le spugne di konjac vanno fatte asciugare appendendole con il filo che le attraversa. Solo così sfrutterai al massimo le loro proprietà beauty senza rischiare di far accumulare batteri nella loro struttura porosa. Se la fai asciugare, dovrai reimmergerla per qualche minuto in acqua calda prima di usarla, in modo che ritorni morbida. Se invece vuoi che rimanga sempre soffice, sciacquala e custodiscila nella sua bustina, ma mettila in frigo. Solo così eviterai che si riempia di batteri e potrai usarla più a lungo.