Non si sa bene che cosa ci sia dentro davvero», «Questo vaccino è stato fatto troppo velocemente», «E’ tutto un complotto», «Ma io tanto non ho paura del virus», «Eh sai, detesto gli aghi», «E se mi capita il richiamo mentre sono in vacanza?». Testardi, paranoici o semplicemente angosciati, i tuoi amici (e i tuoi “congiunti”) potrebbero aver bisogno di una piccola spinta per unirsi allo sforzo collettivo verso l’immunità di gregge. Ma fortunatamente abbiamo qualche dritta ben documentata che ti possiamo prestare per fare un po’ di pushing. Se poi queste informazioni si potessero diffondere più velocemente del Covid, ne saremmo felicissime…
Il vaccino contro il Covid 19 non è davvero da considerare come un “nuovo vaccino”
Probabilmente l’avrai già sentito dire: il vaccino contro il Covid 19 è un vaccino a RNA messaggero (o mRNA). Se, come me, non hai nessuna idea di che cosa sia, ecco la traduzione. L’mRNA sono le molecole incaricate di trasmettere i piani di fabbricazione di tutte le proteine che compongono le nostre cellule.
Il vaccino contro il Covid – per essere precise, quelli di Pfizer e di Moderna – non contiene infatti il virus vero e proprio, ma questi cosiddetti piani di fabbricazione delle proteine (i famigerati Spike) che lo compongono. E’ poi il nostro corpo che si occupa prima di produrlo, e poi di distruggerlo. Ma mentre lo fa registra il modo migliore per farlo, in modo da attivarsi nel caso in cui entrasse in contatto con il virus reale.
Questa tecnologia, però, non è stata sviluppata ora, bensì nel 1997 dalla biochimica Katalin Karikó. La ricercatrice si è basata sul fatto che il nostro corpo, in realtà, viene sempre attraversato dagli mRNA. E comunque si tratta di una tecnica che viene già utilizzata in altri vaccini, come quello contro la rosolia, il morbillo e gli orecchioni.
E in ogni caso, ci sono sempre i vaccini di Astra-Zeneca e di Jannsen, che utilizzano invece la tecnologia di sempre: ossia quella a virus attenuato. Per cui il nostro sistema immunitario, entrando in contatto col virus (ma nella sua forma più lieve), genera gli anticorpi per farlo fuori. Un meccanismo con cui gli esseri umani hanno alle spalle milioni di anni di pratica…
Piú saranno le persone vaccinate, meno varianti si svilupperanno
La scusa più frequente utilizzata dalle persone restie a farsi vaccinare è quella che questi vaccini saranno presto obsoleti, visto il diffondersi delle varianti. E’ vero che la formula del vaccino a cui abbiamo accesso ora non potrà proteggerci contro tutte le varianti del Covid, perché l’RNA messaggero usato contiene i “piani” di un Covid specifico. E una variante è appunto un Covid che ha modificato i suoi piani.
Tuttavia, sai come nascono le varianti? Semplicemente, perché mentre il virus corre come un pazzo moltiplicandosi per sopravvivere (è il suo istinto primario), a volte fa degli errori. Cioè si replica un po’ meno bene, e così nasce una variante. Quindi la miglior soluzione per evitare la nascita di nuove varianti è limitare la sua incessante corsa. E il vaccino è chiaramente l’arma perfetta per farlo. Più persone si fanno vaccinare, meno contagi ci saranno, e quindi il Covid ha meno possibilità di mutare. Semplice, no?
Vaccinarsi significa anche avere un passaporto vaccinale
Argomento un po’ da opportunisti d’accordo, ma utile per alcuni/e. Ossia fategli notare che farsi il vaccino contro il Covid significa anche avere la possibilità di viaggiare di nuovo liberamente. Le politiche di apertura delle frontiere sono in definizione da circa un anno, ma una cosa è sicura: i vaccinati potranno entrare in un paese straniero molto più facilmente di chi non lo è. Questo significa poter inondare i propri social con foto di vacanze esotiche, mentre gli altri stanno a casa a rosicare.
Vaccino = il ritorno alla vita che amiamo
Serve che lo menzoniamo? Forse sì… Dopo un anno di lockdown a intermittenza, il vaccino è la miglior notizia che potessimo ricevere per uscire da questo incubo del Covid. Come vi abbiamo già detto, più sarà alto il numero delle persone che si faranno vaccinare, minore sarà il rischio di contagio. E quindi scatterà il via libera generale alla riapertura dei luoghi di ritrovo e agli eventi in grande stile che ci sono mancati tanto da un anno a questa parte aka le discoteche (manca poco) e i festival. E il tutto… SENZA MASCHERINA!
Insomma, è un po’ come fare tutti i test, prendere la pillola e poter finalmente fare sesso senza preservativo. Vuoi mettere?
L’accesso al vaccino è un privilegio
E’ fondamentale ricordare alle persone che sono indecise sul vaccino, che se ne fregano o che addirittura lo rifiutano che potersi vaccinare è un lusso al quale molti Paesi non hanno ancora accesso.
In Italia abbiamo la fortuna di avere innanzitutto un sistema sanitario che, per quanto se ne dica, è fra i migliori al mondo. E poi facciamo parte dell’Europa, che è dove, oltre agli Stati Uniti, sono nati finora i vaccini più efficaci. Senza contare che possiamo prenotarlo tranquillamente online e farcelo iniettare in strutture sanitarie perfettamente sicure e funzionanti. E se ora iniziamo a sentirci un po’ più tranquilli, nel mondo ci sono ancora Paesi decimati dal virus.
Insomma, bisogna rendersi conto che farsi vaccinare è un atto di rispetto nei confronti di tutti coloro che un vaccino non ce l’hanno, e che soffrono una mancanza totale di mezzi sanitari. Purtroppo il mondo funziona così. E finché alcuni paesi ricchi (fra cui l’Italia) non avranno raggiunto l’immunità di gregge, le aziende produttrici non si potranno occupare di farne quantità tali da risolvere la pandemia anche in luoghi come Africa o India. Quindi, tanto più velocemente ci faremo vaccinare noi, tanto più potranno farlo anche loro. Insomma, cosa sarà mai una punturina di fronte alla possibilità di salvare il mondo…