Vuoi fare contenta la tua vagina? Allora stai senza mutande. Going commando, come dicono gli americani, è infatti l’ultima tendenza in quanto a benessere intimo. Lasciare nel cassetto slip e culotte, infatti, pare faccia bene ai genitali, che possono così tornare a respirare.
Tra le celeb d’oltreoceano, la paladina del Free your vagina è Christina Aguilera, che da sempre dichiara di rinunciare quasi sempre alla biancheria intima. Da noi invece, come scordare le farfallina di Belen che svolazzava libera sul palco di Sanremo qualche anno fa? Se lì però si trattava di esigenze di scena, adesso il going commando è diventato parte della vita di tutti i giorni. Anche e soprattutto perché lasciare un po’ all’aria aperta le parti basse potrebbe essere davvero il toccasana che stavi cercando.
Attenzione però. Secondo i consigli della piattaforma web MioDottore, la biancheria intima ha un compito ben preciso. Perciò, se decidi per il commando 24h ricorda che «gli slip servono a evitare che i genitali entrino in contatto con gli abiti, spesso aderenti e sintetici, e con le superfici sulle quali ci si può sedere. Quindi il loro compito principale è fare da barriera e proteggerti contro eventuali infezioni». Ecco perché questa nuova pratica ha sì tanti pro, ma anche qualche contro da tenere sempre presente.
Il primo vantaggio dello stare senza mutande? Abbassare il rischio di infezioni
Partiamo dai pro. Uno dei maggiori benefici di stare senza mutande, in particolare mentre sei a casa, è il ridurre il rischio di infezioni intime. Sì, perché se lo scopo principale degli slip è proprio quello di evitare che batteri, funghi e virus entrino a contatto con i genitali, il loro uso scorretto potrebbe invece ottenere il risultato opposto.
Principale indiziati sono gli slip in materiale sintetico, ma anche quelli di pizzo, perché creano nella vagina un ambiente eccessivamente caldo e umido perfetto per la proliferazione di microbi e funghi, proprio come quello che causa la candida. Quindi, se il primo passo è passare alle più salutari mutande in cotone, la soluzione definitiva potrebbe proprio essere quella di lasciare del tutto la biancheria nel cassetto. Compresi i perizomi, sospettati di favorire le infezioni dovute a scambio di batteri tra ano e vagina.
Quindi, in particolare sei fai parte di quel nutrito gruppo di donne che con la candida ha una certa familiarità, liberati dalla biancheria intima. Da dove partire? Dalla notte. «Soprattutto alle donne che soffrono di vaginiti recidivanti, si consiglia di dormire senza mutande per far sì che i genitali traspirino meglio» dicono i medici di MioDottore. In questo caso però dovrai fare più attenzione all’igiene della biancheria da letto. Se dormi con il pigiama, lavalo ogni due o tre notti. Se invece preferisci stare completamente nuda, allora dovrai cambiare le lenzuola un paio di volte alla settimana.
Oltre alla notte, un altro momento “sicuro” in cui togliersi gli slip, è quando sei in casa. Fare le doccia una volta rientrata dal lavoro e poi infilarsi una tuta senza mettere le mutande è infatti un’ottima abitudine per la salute della tua vagina. Così le fai “prendere aria” senza però il timore di incorrere in batteri o agenti esterni.
E poi diminuiscono anche le irritazioni
Anche le irritazioni da sfregamento migliorano se non indossi le mutandine. Il che non dovrebbe sorprenderti, soprattutto se sei abituata a indossare microslip di pizzo, molto sexy ma decisamente anche molto scomodi. Il loro contatto diretto con la vulva infatti può provocare irritazioni e microferite. Un’eventualità particolarmente concreta se sei alle prese con la menopausa. In questo periodo della vita infatti la pelle diventa particolarmente sottile là sotto, e quindi più soggetta a irritazioni e sfregamento.
È vero che senza mutande si riducono le perdite vaginali?
Beh, qui l’argomento è controverso. Tuttavia, se prima di scegliere il commando avevi l’abitudine di portare slip in materiale sintetico, potresti effettivamente notare una riduzione delle secrezioni vaginali. Questo perché l’uso di una biancheria non in cotone riduce la ventilazione delle tue parti intime e aumenta la quantità di secrezioni vaginali.
Insomma, liberandoti delle mutandine metti fine a una cattiva abitudine legata all’underwear. E la riduzione delle perdite viene da sé. Un metodo che funziona per tutte? Quasi. «Le donne molto giovani hanno secrezioni vaginali che variano durante le fasi del ciclo. Si tratta quindi di un fenomeno fisiologico» dicono gli esperti di MioDottore. Perciò, in questo caso, le perdite non sono dovute al tipo di slip. Quindi, se rientri in questa categoria, potresti non notare alcun miglioramento facendo prendere aria alle parti intime.
Puoi anche dire addio agli odori
Può capitare a tutte. Avere un cattivo odore che arriva proprio da lì sotto potrebbe essere la conseguenza di un’infezione in corso. O del fatto che i batteri che colonizzano la tua pelle, e quindi anche la vagina, sono andati in “tilt”, magari proprio perché li hai tenuti troppo al chiuso. Soluzione? Cambiare aria! In questo caso, liberarsi dalle mutandine potrebbe rivelarsi super efficace e dall’effetto quasi istantaneo.
Metti il boost alla circolazione e digerisci perfino meglio!
Soprattutto se per te mutande fanno rima con biancheria intima contenitiva e shaping. Liberarsene potrebbe migliorare la circolazione del sangue e anche la digestione. Questo perché stringere spesso pancia, cosce e fianchi in guaine modellanti significa comprimere i vasi sanguigni e lo stomaco. Risultato? Cellulite in aumento e pranzo che ti rimane sullo stomaco.
Senza contare che, usando mutande di questo tipo, di solito si tende a rimandare il più possibile il momento di andare alla toilette perché sono scomode da abbassare. Una pessima abitudine visto che, a lungo andare, potrebbe incidere sulla tenuta del tuo pavimento pelvico. Insomma, a conti fatti la biancheria contenitiva meglio riservarla a quando devi entrare in quel tubino attillato. E per il resto abdicare a favore della filosofia commando. O almeno di normali e più confortevoli slip in cotone.
Ok, fin qui i pro. E i contro del non indossare le mutande?
I contro dell’commando arrivano soprattutto quando si decide di uscire di casa senza indossare le mutande. Very sexy, ma non privo di rischi. Il principale? Appoggiare la vagina su una superficie sporca. Mettiamo ad esempio che sia piena estate e tu abbia scelto di lasciare gli slip nel cassetto e di indossare solo un corto vestitino svolazzante. I guai potrebbero arrivare nel momento in cui prendi un mezzo pubblico. Sarà igienico sedersi senza biancheria in metro o su un autobus? La risposta è, ovviamente, no. Il rischio infatti è quello di contrarre batteri nemici che porterebbero a un’infezione vaginale.
Niente uscite in pubblico senza slip? Non è detto. Se infatti ti vuoi lanciare in una vita sociale slip-free, devi avere l’accortezza di mettere sempre qualcosa di pulito tra la tua vagina e i luoghi potenzialmente contaminati. Fosse solo l’attenzione di fare aderire al tuo corpo il lembo del vestito in modo che non si sollevi mentre ti siedi. «D’altra parte, anche quando sei al mare e hai il costume bagnato, si consiglia sempre di mettere un telo sopra la sdraio. Questo garantisce l’igiene ed evita la comparsa di condilomi, che sono delle assai fastidiose verruche genitali.
E in palestra?
Stesso discorso, benché di solito non ci si alleni indossando la minigonna. «Qui il problema semmai sono gli indumenti da training, quasi sempre sintetici e molto aderenti» fanno notare da MioDottore. Quindi, se decidi di andare in palestra (ma anche a correre o a fare qualsiasi sport) senza mutande, tieni a mente che potrebbe non essere il massimo dell’igiene. E questo non solo perché ti siedi e appoggi su superfici pubbliche. Ma anche perché i pantaloni, a diretto contatto con i genitali, potrebbero trasformarsi con il caldo umido dell’allentamento in una bomba batteriologica.
Se non vuoi comunque rinunciare a correre senza mutande, devi però cambiarti i pantaloni subito dopo l’allenamento. Anche perché, se non lo facessi, potresti sperimentare un odore molto pungente provenire proprio dalle tue zone intime.
Attenzione ai jeans e agli shorts
Se infine ti va di sperimentare la nuova filosofia del senza mutande, allora devi fare attenzione anche a quello che indossi. Oltre ad evitare i pantaloni in materiale sintetico, una buona norma è quella di non portare jeans troppo stretti. Questo perché rischieresti di creare attrito tra il denim e la vagina, scoprendoti poi con piccoli taglietti dolorosi e difficili da far guarire. Largo invece a gonne lunghe e pantaloni larghi in cotone. Non comprimono la vulva, e quindi non causano abrasioni, lasciandola respirare liberamente.