Bella, solare, disponibile. Lunghissimi capelli neri, un sorriso aperto e un viso pieno di lentiggini. Neige De Benedetti è così. Una di quelle persone che, quando le conosci, non può che piacerti. Poco più di trent’anni, una figlia piccola e un mondo all’insegna dell’impegno sociale e verso l’Ambiente. Visto soprattutto dietro la lente di una macchina fotografica.
«Fotografare è il mio grande amore» dice. Fin da giovanissima ha girato il mondo con il suo obiettivo spesso puntato su situazioni che raccontano guerra, povertà e paure. E i suoi lavori sono stati pubblicati su testate italiane e straniere. La collaborazione più sentita però è quella con l’Unicef che, nel 2014, ha portato Neige De Benedetti a raccogliere le storie dei profughi siriani nei campi tra Giordania e Iraq.
Poi, una scelta diversa. «Da qualche anno ho messo in pausa il mio lavoro di fotoreporter. Quando ho scoperto di essere incinta ho deciso di vivere la maternità dedicandomi al cento per cento a mia figlia Anais. Poi è scoppiato il Covid, che ha cambiato tutto» racconta dalla sua casa in Toscana.
Abituata a viaggiare e a spostarsi spesso tra Milano e Parigi, da quasi un anno ha deciso di stabilirsi vicino al mare. «Qui sto bene, la città non mi manca» dice. Una dimensione che si riflette anche sui corsi di yoga vinyasa e yoga in gravidanza che ha deciso di lanciare attraverso la sua pagina Instagram Yogaavecneige. «Pratico yoga fin da quando ero adolescente. Poi nel 2018 ho deciso di prendere l’abilitazione come insegnate. Adesso, anche grazie al sostegno e all’organizzazione di Udada, community al femminile, tengo corsi online il mercoledì e il giovedì. Formo classi miste, adatte anche a chi si approccia per la prima volta a questa disciplina. Insegno un tipo di yoga fluido ma dinamico, che porta alla luce l’aspetto più femminile e acquatico di ognuno di noi» racconta.
Cos’è per te il beauty?
«Una cura per il corpo, che è il nostro tempio. Per me il beauty è un po’ come prendersi cura della propria casa, mantenerla pulita e luminosa».
Come curi la tua pelle?
«Sono convinta della filosofia del less is more, perciò uso pochi prodotti ma buoni. Se la pelle non ha particolari necessità o problemi, bastano pochi gesti per mantenerla pulita, idratata e luminosa. Io ho scelto di usare solo prodotti naturali. Sono molto “severa” in questo e in casa mia non entra nessun ingrediente tossico».
Com’è la beauty routine green di Neige De Benedetti?
«Essenziale. Alla sera uso l’olio di cocco per lavarmi la faccia. La mattina invece sciacquo con acqua fredda e pulisco il viso con una spugna konjac. Infine idrato con la crema Remedy Cream di Comfort Zone oppure con l’olio Rosehip Bioregenerate Universal Face Oil di Pai».
Quali sono i tuoi prodotti cult?
«Amo le marche che rispettano l’ambiente senza perdere in efficacia: Pai, Antipodes e Novexpert sono le mie preferite. Mi fido di siti come Macrolibrarsi per la loro selezione di marche ecologiche. Oppure del negozio Mademoiselle Bio che ho sotto casa a Parigi: lì so di non sbagliare. Nel dubbio, invece, uso la app Clean Beauty. Basta inquadrare un prodotto per leggere l’INCI e scoprire se contiene ingredienti controversi. In quel caso, non lo compro e cerco un’alternativa migliore».
Nessun trattamento di bellezza in istituto?
«No, mai. Ma una volta alla settimana faccio i suffumigi con l’olio essenziale di limone oppure di lavanda. Subito dopo applico una maschera che preparo io stessa mischiando argilla verde in polvere, un cucchiaino di acqua di rose, un cucchiaino di yogurt di soia e gli olii essenziali: due gocce di lavanda, due di camomilla e due di palmarosa».
Ti piacciono quindi gli olii essenziali?
«Sono una grande cultrice di oli essenziali, in particolare della marca doTERRA, che uso ogni giorno per qualunque cosa: dal beauty alla pulizia della casa».
Quali sono i tuoi preferiti e come li usi?
«Mi piace aggiungere una goccia di olio di incenso oppure di gelsomino alla crema idratante. Sono due oli elasticizzanti e hanno proprietà antiage. Una sola goccia basta per aumentare esponenzialmente gli effetti della crema».
Quanto è importante invece l’aspetto aromaterapico?
«Tantissimo! La scelta del giusto olio dipende anche da come ti senti quel giorno. Ognuno suscita un’emozione e dà una vibrazione diversa. Ad esempio, il gelsomino è allegro e rigenerante. L’incenso mistico e riflessivo. La lavanda invece è rilassante».
Li usi anche per la cura del corpo?
«Certo. Una cosa che faccio spesso è preparare dei sali da bagno da aggiungere all’acqua della vasca. Unisco sale grosso integrale, sale di Epsom e olio essenziale. In questo caso i miei preferiti sono salvia, patchuli e cipresso».
Hai una chioma lunga e folta. Come la curi?
«Lavo i capelli pochissimo: solo una volta alla settimana. Prima di farlo, applico un impacco di olio di cocco e olio essenziale di ylang ylang oppure di salvia. Se poi voglio una coccola extra, metto una o due gocce di camomilla o di sandalo nello shampoo. Adoro il Classic Shampoo e il Classic Conditioner di Rahua. Poi, ogni tanto, faccio uno scrub alla cute con G.Tox Himalayan Salt Scalp Scrub Shampoo di Goop. Non li asciugo con il phon e li pettino due volte al giorno con una spazzola in legno dalle setole naturali. Infine, per profumarli, friziono sulle punte sempre qualche goccia di olio essenziale».
A proposito di profumo, lo usi? Neige De Benedetti ha una sua firma olfattiva o cambia a seconda delle occasioni?
«Per anni ho utilizzato Pour un Homme di Caron, il profumo di mio padre. Poi, qualche anno fa, il mio compagno mi ha regalato una fragranza meravigliosa, che si chiama Shams Oud di Memo. Non posso più farne a meno. Ma il profumo per me è come il trucco: un tocco da occasione speciale».
Due uomini della tua vita e due profumi molto diversi. Cosa rappresentano?
«Due diverse fasi della mia vita. A un certo punto, più o meno quando ho conosciuto il mio compagno, ho accettato la mia femminilità. Anche nel profumo».
Quale make up usi?
«Mi trucco poco. Penso che il nostro volto sia la maschera che mostriamo agli altri, più rispecchia la nostra vera essenza meglio è. Quando uso il make up mi limito al copriocchiaie Multi Correcteur di Absolution e al rossetto rosso mat 120 Rouge Sombre di Couleur Caramel».
C’è qualcosa nel beauty che non sopporti?
«Quando soffoca la bellezza naturale. E quando è tossico per il pianeta».
Qual è il miglior consiglio di bellezza che hai ricevuto?
«La bellezza di una donna è direttamente proporzionale al piacere, nelle sue varie forme, che sperimenta. Insomma, la bellezza viene da dentro, da quanto ci piace la vita. Questo credo che sia stato il miglior consiglio di bellezza che ho ricevuto… Insieme a quello di dormire con la treccia: così la mattina i capelli restano belli e non annodati».
Hai un’icona beauty cui ti ispiri?
«Cerco di trovare la bellezza in qualsiasi donna mi trovi difronte, e così diventano tutte icone».
Qual è il tuo mantra?
«To feel is to heal».
Sei diventata da poco mamma, com’è cambiato il beauty case di Neige De Benedetti con la maternità?
«Non un granché, a dire la verità. Anche per mia figlia uso pochissimi prodotti: un sapone corpo e capelli Weleda e olio di mandorle per gli arrossamenti. Per me è una missione insegnarle che per amare il suo corpo non ha bisogno di tanti prodotti, cose, vestiti, trucchi. Si inizia presto!»
Come hai vissuto il cambiamento del tuo corpo durante la gravidanza?
«Ho amato il mio corpo durante la gravidanza come mai ero riuscita a fare prima. Ho osservato la sua intelligenza, la sua fluidità nell’adattarsi ai cambiamenti. È stato per me molto più faticoso il post-parto. Pensavo che, in quanto neomamma, non mi sarebbe interessato niente del mio aspetto. E un po’ era così. Ma allo stesso tempo volevo tornare come prima rapidamente. Invece la pancia che rimaneva gonfia, il seno grande e così diverso dal mio, il sentirmi meno flessibile e meno forte sono state delle cose difficili con cui convivere».
Come ne sei uscita?
«I momenti di crisi servono a crescere. Così ho imparato ad apprezzarmi nella mia nuova forma. Il nostro corpo, il suo peso, la sua consistenza, è in continua mutazione, da quando nasciamo a quando moriamo. Se, al contrario, lo consideri come una cosa fissa e immutabile, allora vai in crisi. Dobbiamo tutte imparare ad amare il nostro corpo oggi, sapendo che dovremo re-impararlo domani. Se anziché guardarlo come un oggetto, da fuori, iniziamo ad abitarlo “da dentro”, come una casa, come un tempio, allora questo processo diventa più facile».
Quale prevedi sarà il prossimo grande cambiamento con cui dovrai confrontarti?
«Penso i capelli bianchi. Per ora non ne ho, ma prima o poi, faranno capolino. E dovrò attrezzarmi per accettare anche quelli».