Come fare a bilanciare il trucco, e soprattutto la cipria, per ottenere quell’effetto glow che non si trasformi dopo appena cinque minuti in effetto lucido? Se hai la pelle mista o grassa, sai perfettamente di cosa stiamo parlando e rientra tra i problemi più comuni della tua beauty routine.
Troppa cipria potrebbe trasformarti in una brutta copia di Madame Pompadour. Mentre non utilizzarla per niente in una versione sudata di te stessa. La soluzione a questo problema è una tecnica messa a punto dalla truccatrice statunitense Nikki DeRoest e si chiama Pinpoint Powdering.
Questo metodo opacizza in modo strategico soltanto le zone che tendono a lucidarsi di più lasciando, invece, libere dalla cipria quelle aree in cui la pelle è più secca o dove non si presenta il fastidiosissimo effetto lucido.
DeRoest – truccatrice di moltissime celebrity tra cui Rosie Huntington Whitley, Hailey Bieber e Chiara Ferragni nonché parte del team di Bobbi Brown– ha illustrato il Pinpoint Powdering per la prima volta in una IGTV che conta ormai più di 20mila visualizzazioni.
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Sostanzialmente, questa tecnica consiste nell’isolare le zone che tendono a lucidarsi di più. E a opacizzarle utilizzando un pennello piccolo e folto in abbinamento alla cipria in polvere libera. Banditi quindi i classici pennelloni larghi dalle setole morbide, con cui cospargere tutto il viso di polvere, sostiene la makeup artist.
Nell’IGTV DeRoest impiega l’Eye Blender Brush di Bobbi Brown (foto 1, 34,50 euro). Un pennello sottile ideato per sfumare l’ombretto. Sfruttando le sue dimensioni ridotte è possibile essere più precise e opacizzare solamente le aree interessate, in particolare quelle della zona T. Ma anche il contorno occhi, per esempio, dove spesso la lucidità diventa come un evidenziatore per le borse. Le setole folte aiutano a fissare la cipria in modo più stabile, non diversamente dal baking.
Una volta capiti i migliori strumenti da utilizzare, DeRoest continua la spiegazione illustrando le aree del viso in cui bisogna concentrare la cipria per ottenere quella splendida pelle burrosa, che irradia luminosità e idratazione senza però sembrare grassa.
La truccatrice consiglia di usare questa tecnica in abbinamento a ciprie leggere e sottili, come la Hyaluronic Hydra Powder di By Terry (foto 2, 46,90 euro) o la Synchro Skin Loose Powder di Shiseido (foto 3, 40,90 euro).
«Sostanzialmente le aree da coprire dipendono da molti fattori personali, come il tipo di pelle, la crema idratante che si utilizza e il clima. Ma esistono delle linee guida che possono essere generalmente seguite da tutte» continua la truccatrice. «Io suggerisco di partire sempre dalla zona tra le sopracciglia. Poi, di coprire il lucido al centro della fronte, mentre consiglio di non mettere cipria nelle tempie. Quella è un’area in cui è bene mantenere sempre un po’ di luminosità». DeRoest passa anche il pennello ai lati del naso e su mento. Mentre consiglia di lasciare al naturale tutti quei punti dove solitamente si stende l’illuminante come le tempie, gli zigomi, la mandibola e la punta del naso.
Un consiglio speciale va a tutte coloro che hanno la pelle molto grassa. In questo caso la truccatrice concede un po’ di polvere libera anche sotto gli occhi, senza esagerare. Qui, troppa cipria rischia di enfatizzare le linee e di creare un effetto gessoso. DeRoest, infatti sostiene che sia meglio un po’ di effetto lucido – che nasconde rughe e difetti – piuttosto che una pelle secca e segnata. A meno che, appunto, non si abbia un problema di borse.
Il pinpoint powdering può essere messo in pratica sia sulla pelle nuda che su un trucco leggero – come quello che indossa Nikki DeRoest nella sua IGTV – ma anche su make up più strutturati e coprenti.