Se la tua pelle ha bisogno di fare un pieno di idratazione, prova lo slugging. Qui ti spieghiamo tutto: da cos’è, come si fa e perché dovresti provarlo (oppure no).
Addormentarti con la faccia piena di bava, e risvegliarti con una pelle morbidissima. No, non è la storia di una lumaca che sognava di diventare principessa. Si chiama slugging, ed è la nuova tendenza beauty in arrivo dalla Corea. La tecnica consiste nell’andare a letto con il viso “unto” – come quello di una lumaca – di vaselina, per ottenere un viso fresco e luminoso al mattino. A leggere le recensioni sul forum di skincare Reddit è un vero successone. Un plebiscito di pareri positivi che ha reso la pratica presto virale anche su Tik Tok. Ma andrà bene per tutti? Dipende…
Cos’è esattamente questo slugging?
Il termine viene dall’inglese to slug, che vuol dire traccannare, bere a grandi sorsi. E in effetti il concetto è proprio quello di far bere alla pelle un enorme quantità di acqua attraverso appunto l’applicazione di vaselina sopra a più strati di prodotti idratanti. Ma l’uso di petrolati (di cui è fatta appunto la vaselina) nella skincare routine non è esattamente una novità, anzi. E’ una storia vecchia… quanto Hollywood.
Pare infatti che già Marilyn Monroe fosse solita applicarne più strati, proprio come crema idratante. Nel caso dello slugging però la vaselina non serve da emolliente, quanto da sigillo per trattenere l’umidità della pelle ed impedirgli di evaporare durante la notte. Insomma, la vaselina, essendo una sostanza occlusiva, viene utilizzata come fosse una pellicola, con lo scopo “d’intrappolare” l’acqua e fornire alla barriera cutanea uno scudo contro la disidratazione.
A chi è consigliato?
Partiamo chiarendo un concetto importante: la vaselina non è comedogena. Nonostante i petrolati, siano stati spesso nel mirino – marchiati a fuoco come ingredienti poco sicuri – puoi stare tranquilla: non causano sfoghi. Ma (c’è un MA) sono occlusivi quindi, ostruendo i pori, impediscono agli oli della pelle di venire fuori, rimanendo bloccati sotto la pelle. Per questo motivo non sarebbe strano riscontrare un fiorire di brufoli dopo averli utilizzati. Pertanto lo slugging è sconsigliato a tutte le pelli grasse, a tendenza acneica.
Può giovare invece alle pelli particolarmente secche e sensibilizzate, oppure a quelle pelli che vanno incontro all’invecchiamento. Con il passare del tempo infatti diminuisce la produzione di collagene ed elastina e viene meno la naturale capacità di riparazione della pelle. Dando così vita a rughe e linee sottili. Lo slugging in questo senso può agire come veicolo per trattenere l’acqua in superficie, e regalarti quell’aspetto di pelle rimpolpata.
Come si fa?
Applicare la vaselina – dopo la detersione – sulla crema idratante può aiutare quest’ultima a penetrare meglio il derma, rallentando l’evaporazione. Per lo stesso principio, può essere utile a formare una barriera lenitiva contro agenti esterni irritanti e prevenire la pelle secca invernale. O favorire la guarigione della pelle in seguito a procedure cosmetiche o chirurgiche.
L’importante è limitare lo slugging ad una routine saltuaria, dedicata unicamente all’idratazione, in associazione a sieri e creme idratanti leggere. Senza abbinarlo mai a trattamenti esfolianti, come acidi AHA o retinoidi, che potrebbero risultare irritanti perché lo slugging ne aumenta la penetrazione. Prima di provare però raccomandati che la pelle sia completamente pulita: detersa e tonificata. La vaselina è un ingrediente occlusivo, quindi oltre all’acqua potrebbe intrappolare anche batteri e cellule morte, causando sfoghi cutanei.