Le vitamine sono essenziali per una bella pelle. Ma come usarle? E soprattutto quali? Ecco quello che devi sapere per fare davvero una scelta su misura per te.
Rughe, macchie, iperpigmentazione, linee sottili. Esiste una vitamina per ogni problema. Ciascuna presenta delle peculiarità e offre benefici specifici. Scegliere quella giusta per le esigenze della tua pelle, però, non è come scorrere a caso sulle lettere di una rubrica. Dai un’occhiata alla nostra guida per valutare quale possa fare effettivamente al caso tuo.
Vitamine per la pelle: meglio prenderle per bocca o applicarle?
Prima di partire però, rispondere a questa domanda è essenziale. Un uso interno servirà a metterle in circolo nel flusso sanguigno e “distribuirle” in maniera uniforme tanto nel corpo – inteso come sostanze nutritive – che nella pelle. Se quello che desideri però è un’azione diretta, perché il tuo scopo è una pelle sana e luminosa, allora dovrai optare per un’applicazione topica. In questo modo sarai certa che l’assorbimento di forme attive di vitamina sarà circoscritto e immediato.
A come… Vitamina A
La vitamina A, nota anche come retinolo, è da sempre un must nella cura della pelle in termini di efficacia. Il suo compito è quello di riprogrammare le cellule, stimolando i fibroblasti ad aumentare la produzione di collagene ed elastina. Rinnovando così il turnover cellulare. Questa funzione protettiva dell’epidermide agisce contemporaneamente su più fronti. Come antiage, contro l’ossidazione del derma. Ma anche come antiacne, grazie alla sua funzione di auto-rinnovamento. La vitamina A aiuta inoltre a normalizzare l’azione della tirosinasi, un enzima che produce la melanina, che è anche la causa frequente dell’iperpigmentazione.
Come si usa Ad alte concentrazioni, la vitamina A, può essere prescritta solo dal dermatologo ed è reperibile su prescrizione medica. Questo significa che è un attivo efficace, ma che potrebbe anche predisporre la pelle a rossori, irritazioni e maggiore sensibilità. Se opti invece per cosmetici da banco dove la vitamina A è a basse percentuali, prima di lanciarti nell’uso costante, prova a testarla usandola di notte e a giorni alterni. In questo modo potrai verificare l’effettiva tolleranza dell’ingrediente, ed eviterai problemi di fotosensibilizzazione. Ci sono, per esempio, capsule super concentrate come le Monodermà di Giuliani (foto 1, euro 26 euro circa), che trovi in farmacia e parafarmacia, e che sono ottime.
Tuttavia urge una raccomandazione: non aspettarti risultati immediati. Il retinolo ha bisogno di tempo per risultare efficace, infatti è l’ingrediente ideale per mantenere i risultati nel tempo. Se sei incinta invece o stai allattando metti in stand by l’uso del retinolo, perché potrebbe essere tossico per il bambino.
B come… Vitamina B
Si fa presto a dire vitamina B. Appartengono al gruppo B, ben 8 diversi tipi. Parliamo della tiamina (B1), riboflavina (B2), niacina (B3), acido pantotenico (B5), B6, biotina (B7), folato (B9), e B12. Alcuni di questi nomi ti sarà già d’incrociarli, magari mentre sceglievi una crema o una sheet mask. Quelle più usate in cosmesi sono sicuramente la B3 e la B5.
La vitamina B3 è nota anche come niacinamide ed è molto presente nella formulazione di creme o sieri. E’ uno di quegli ingredienti jolly che va bene per tutto. Ha una funzione idratante, antiossidante, lenitiva, utile per mantenere la naturale funzione barriera dell’epidermide. Usata in combinazione con la vitamina C è la migliore alleata di una pelle luminosa.
La vitamina B5 invece è usata spesso nel trattamento delle pelli secche, arrossate e persino desquamate. Infatti, è uno degli ingredienti base di sieri come l’Hydrating B5 di SkinCeuticals (foto 2, euro 77,99) e il Ampoule Hydra B3 di SVR (foto 3, euro 36). Questo perché aiuta a prevenire la perdita d’umidità, trattenendo l’acqua e migliorando l’idratazione. Ma non solo: è anche un potente antiossidante, utile nella lotta contro i radicali liberi. Se la trovi più comoda in capsule monouso, ci sono quelle de La Biostethique, che trovi nei centri estetici convenzionati (foto 4, euro 91).
Come si usa I cosmetici a base di vitamina B non presentano effetti collaterali o irritazioni, anzi. Usarli con costanza, due volte al giorno, offre risultati migliori. Se noti però sulla tua pelle reazioni particolari, occhio a non averli associati ad altre sostanze irritanti.
C come… Vitamina C
Nella sua forma stabile è chiamata anche acido ascorbico. In cosmesi è la panacea contro tutti i mali. Già, perché la vitamina C è praticamente un passepartout. E’ un potente antiossidante, utile per contrastare i danni dei radicali liberi. Previene i segni dell’invecchiamento, quindi è un potente antirughe. Migliora la funzione barriera della pelle, proteggendo dai danni causati dal sole. Aiuta la sintesi del collagene, regolarizzando dunque la produzione di melanina, utile nel trattamento dell’iperpigmentazione. E favorendo il rinnovamento cellulare. Svolge anche una leggera azione esfoliante (ma meno forte della vitamina A), agevolando l’eliminazione in superficie di cellule morte e impurità.
L’unica cosa a cui dovrai fare attenzione è di proteggere il prodotto dall’ossigeno e dall’esposizione solare, se non vuoi comprometterne l’efficacia. A contatto con l’aria e la luce infatti si ossida, perdendo i suoi benefici. Un indizio rivelatore di un’eventuale ossidazione è se la crema cambia colore, diventando più scura. In questo caso meglio sospenderne l’applicazione e (purtroppo) buttare tutto quanto in spazzatura. Ecco perché può essere utile optare per una formulazione in capsule monouso, come quelle di Exuviance (foto 5, 89 euro). Oppure per un siero che la contiene in versione tamponata, quindi che non si ossida alla luce, come il Pure Vitamin C10 di La Roche Posay (foto 6, euro 42).
Come si usa Hai mai sentito un lieve pizzicore mentre applicavi una crema a base di vitamina C? E’ del tutto normale. Tuttavia, su alcuni tipi di pelle, specie quelle particolarmente sensibili, potrebbe essere mal tollerata, causando arrossamento e prurito. Per essere certa di limitare i rischi di irritazione, è importante testare la soglia di tolleranza, partendo da basse concentrazioni.
Magari anche con un piccolo patch test, applicandone una dose sulla parte interna dell’avambraccio. Se non noti reazioni, puoi passare al viso. E poi, anche a percentuali più elevate. Considera che i cosmetici in commercio hanno dei valori di vitamina C che spaziano dal 3% al 20%. Se superano questa concentrazione – oltre ad essere troppo aggressivi – potrebbero non essere assorbiti completamente dalla pelle.
E come… Vitamina E
La vitamina E in cosmesi è un po’ come il prezzemolo in cucina: la trovi dappertutto. Da sola, e in combinazione con la vitamina C, impegnata nella lotta contro i radicali liberi e la protezione dai raggi UV. Entrambe le vitamine infatti hanno una potente azione antiossidante sulla pelle, di protezione della barriera cutanea, e di rinnovamento dell’epidermide. Stimola inoltre la sintesi del collagene e dell’elastina, svolgendo un’importante azione antiage.
Per la sua azione lenitiva e al contempo antiossidante è utile anche nel trattamento di ustioni, cicatrici e ferite. Uno degli usi più comuni è tuttavia quello idratante. La vitamina E ripristina la capacità delle cellule di trattenere l’acqua, combattendo secchezza e disidratazione. Nelle capsule Vitamina E Forte di Uniqa si trova allo stato puro e in alta concentrazione, per una cura shock magari in inverno o sopo l’estate (foto 7, euro 54).
Come si usa L’uso della vitamina E non necessita di grandi raccomandazioni. E’ il trattamento ideale per la cura quotidiana della pelle, soprattutto se secca o stressata. Ed è anche un valido sostituto delle creme per il contorno occhi. Come per la vitamina C però risulta instabile alla luce e all’ossigeno, quindi fai attenzione alla sua conservazione.