C’è il viso roseo “alla Bridgerton”, segno di salute e freschezza, e c’è il molto meno ambito viso rosso alla Heidi. Come dire, benché tutte vorremmo gote color pesca, a volte capita di ritrovarsi con guance color peperone. Un problema che può essere transitorio. Ad esempio quando è dovuto all’imbarazzo, a un cibo piccante o a una giornata al sole senza esserti messa la crema protettiva. Ma che può anche piazzarsi sul nostro viso e non andarsene tanto facilmente.
I motivi? Di varia natura. E i geni non sono sempre i primi indiziati. Hai mai pensato che il viso rosso potrebbe essere una conseguenza di abitudini beauty sbagliate? Ecco i casi più comuni e le strategie beauty per risolvere la situazione.
Potresti soffrire di ROSACEA
Se hai tra i 30 e i 50 anni e hai la pelle chiara e sensibile, quel rossore al centro del viso, tra guance, naso e mento, potrebbe essere un problema di capillari. E che va sotto il nome di rosacea. Un fenomeno di arrossamento che all’inizio può essere passeggero, ma che merita tutta la tua attenzione perché potrebbe diventare persistente. Fino a degenerare in couperose, stadio in cui i vasi sanguigni restano dilatati e si formano anche piccole pustole sulle guance.
La causa della rosacea? «Non è ancora del tutto chiara, anche se sembra che molto dipenda dalla genetica. Quello che invece si conosce sono i fattori che possono peggiorare la rosacea. Come caldo eccessivo, sbalzi di temperatura, alcolici, cibo piccante e speziato» spiega Andrea Ingegneri, dermatologo della piattaforma di videoconsulenza online MioDottore.it.
Ma non è tutto. Sembra infatti che, tra le cause della rosacea, ci possano essere anche due microbi.
«Il primo è il Demodex folliculorum, un acaro che vive sulla nostra pelle e che, in certe persone, scatena una risposta infiammatoria esagerata. E da qui il viso rosso. Il secondo invece è l’Helicobacter pylori, un batterio che colonizza la mucosa dello stomaco e che potrebbe essere legato all’insorgenza della rosacea» spiega il medico.
Ecco perché, per prevenire la rosacea, tra i prodotti beauty più accreditati ci sono quelli a base di pre e probiotici. «Da applicare sulla pelle o da assumere per bocca, hanno una funzione fondamentale per riequilibrare il microbioma cutaneo. In aggiunta, oltre a evitare il più possibile le cause scatenanti, come sbalzi di temperatura, alcol e cibo spicy, non bisogna mai dimenticarsi di applicare la crema con SPF50+.
Infine, nei casi più severi, per diminuire i livelli di infiammazione e per migliorare l’aspetto del viso, il medio può prescrivere antibiotici, antinfiammatori o la terapia con laser vascolare» continua il dermatologo.
O forse si tratta di DERMATITE ATOPICA
Se soffri di dermatite atopica, in genere lo sai fin da quando sei bambino. Quindi, se ti ritrovi non solo con il viso rosso, ma anche con un eczema alle palpebre (e talvolta sopracciglia che cadono), allora probabilmente si tratta di dermatite atopica. «Questa malattia infiammatoria della pelle, spesso chiamata anche eczema, nel 60 per cento dei casi si manifesta entro l’anno di vita. Tra i segni che la contraddistinguono c’è, oltre a un prurito intenso, anche il dermografismo inverso: se si preme con un dito sulla parte arrossata, la pelle diventa bianca» spiega Ingegneri.
Tuttavia la dermatite atopica non ha solo cause congenite.
«Ci sono fattori ambientali che contribuiscono a scatenare questo problema. Ad esempio, alcuni alimenti come latte, uova e arachidi. Ci sono poi gli allergeni presenti nell’aria, come gli acari della polvere, le muffe e i peli. Anche un’eccessiva proliferazione del batterio dello Staphylococcus aureus sulla pelle e un microbioma in disequilibrio portano al manifestarsi della dermatite atopica.
Infine, il continuo sfregamento con tessuti ruvidi e sintetici può essere tra le cause» continua il dermatologo. Insomma, non solo quello che mangiamo e l’ambiente in cui viviamo, ma anche l’uso prolungato della mascherina può essere tra i fattori che determinano il viso arrossato. Non è tutto però. La dermatite atopica può essere provocata anche da reazioni a profumi, saponi e make up troppo aggressivi per la pelle. Ecco perché è importante sceglierli sempre adatti alla pelle sensibile, senza alcol e allergeni.
Se la prevenzione, e quindi evitare i fattori scatenanti, sono la strategia migliore, «anche il sole può giocare un ruolo fondamentale contro la dermatite atopica soprattutto quando non è ancora diventata cronica. Inoltre è importante mantenere la pelle sempre ben idratata con creme a base di oli e burri naturali, come l’olio di mandorle dolci, l’argan, il burro di karatè e l’olio di oliva. Anche l’urea, in una percentuale inferiore al 30%, è una componente importante per l’idratazione, così come il glicerolo e i fosfolipidi. Mentre per tenere a bada il prurito sono utili ceramici e acidi grassi: combinati tra loro non solo idratano ma riparano la pelle atopica» consiglia lo specialista.
Magari è una questione di SCREPOLATURA
Hai il viso rosso e la pelle tesa, ruvida, desquamata, pruriginosa, in una parola, screpolata? Può essere un problema di eccessiva secchezza. «La pelle comincia a seccarsi quando perde i lipidi che normalmente la proteggono. Questo provoca una rottura della barriera cutanea più superficiale, facendo così perdere alla pelle la sua capacità naturale di trattenere l’acqua» spiega il medico.
Le cause di questo fenomeno? Il freddo intenso è al primo posto, il che spiega perché la pelle si screpola soprattutto in inverno quando la colonnina di mercurio sfiora lo zero. «Tuttavia anche i lavaggi frequenti, i detergenti alcalini (cioè che tolgono il grasso) e gli eccessivi cambiamenti di temperatura dell’ambiente in cui ci troviamo sono tra i fattori che fanno screpolare il viso» dice Ingegneri.
Anche in questo caso, è fondamentale evitare i comportamenti scorretti, come ad esempio lavare il viso più di due volte al giorno e farlo con acqua molto calda (ad esempio, sotto la doccia). Ma è altrettanto importante mettere a punto una beauty routine adeguata. Obiettivo: idratare, nutrire e reintegrare la barriera lipidica che protegge la pelle. Come farlo? «Il modo migliore è usare prodotti a base di olii vegetali e di vitamine, in particolare la vitamina C e la E» suggerisce l’esperto.
Oppure hai la PELLE SENSIBILIZZATA
Ecco un caso per cui puoi ritrovarti con il viso rosso che non ha niente a che fare con i tuoi geni. O meglio, per pelle sensibilizzata si intende quella pelle resa sensibile non dal nostro DNA ma da fattori esterni. I motivi della pelle sensibilizzata, infatti, sono tutti da ricercare nell’ambiente in cui vivi. «Inquinamento ambientale, eccessiva igienizzazione, detergenti troppo aggressivi e sostanze irritanti posso contribuire alla sensibilizzazione cutanea. Attenzione anche ai cosmetici: quelli che includono alcol, fragranze, coloranti artificiali ma anche la lanolina, che nasconde nichel o cormo, possono acuire il problema» suggerisce l’esperto. Oppure la colpa può anche essere di una beauty routine troppo ricca di attivi aggressivi, come scrub, acidi esfolianti o il famoso retinolo.
Last but not least, nella lista degli indiziati come causa della pelle sensibilizzata, e quindi di un viso rosso, c’è anche il caldo.
«Questo perché il caldo, non solo quello estivo ma anche quello dovuto a un riscaldamento eccessivo delle case, tende a occludere i canali sudoriferi. L’umidità che resta intrappolata sotto la pelle provoca così infiammazioni, inestetismi e sensibilità cutanea» dice Ingegneri.
Cosa fare quindi per risolvere il problema? Semplice: cambiare le proprie abitudini. Una beauty routine più green, ad esempio, ti può aiutare a evitare tutte quelle sostanze sensibilizzanti e causa di rossori. «Sull’altro fronte invece bisogna contribuire a mantenere la pelle forte e sana in modo che possa reagire nel modo più corretto alle aggressioni esterne pressoché inevitabili, come lo smog. Anche in questo caso quindi vanno benissimo gli oli vegetali e le vitamine C ed E che ricostituiscono il film idrolipidico della pelle» conclude il dermatologo.