A dire punturina si fa presto, ma non tutte le punturine sono uguali. Ad esempio, hai mai sentito parlare dei filler dinamici? Ecco, allora sappi che, se ancora non l’hanno fatto, c’è da scommetere che entreranno presto nel vocabolario beauty di tutte noi. Si tratta infatti dell’ultima avanguardia della medicina estetica. Che cosa sono e a cosa servono esattamente? Detta in parole povere, sono sostanze iniettabili, in particolare acido ialuronico, e servono a rimodellare il viso. La novità però è che sono così duttili che scongiurano il grande nemico della medicina estetica: il ritrovarsi con una faccia gonfia e poco espressiva.
Vedila così: negli anni 80 si iniettava il silicone (ora vietato), poi è stato il momento del boom del collagene (ma dura poco e può creare allergie). Dal 1996 invece è entrato in scena l’acido ialuronico che però, nella ormai vecchia concezione, era rigido, incapace di seguire i movimenti naturali del volto.
Ecco perché, la vera rivoluzione estetica, arriva adesso con i filler dinamici. La loro caratteristica principale infatti è l’elasticità. «I nuovi gel a base di acido ialuronico sono molto più elastici di quelli tradizionali. Sono infatti capaci di integrarsi perfettamente nei tessuti senza condizionarne i movimenti» dice Luana Consolini, Clinical Manager di Teoxane Italia. Caratteristiche che permettono ai filler dinamici di creare una sorta di seconda pelle in grado di seguire i movimenti e l’espressività del volto, senza alterare i lineamenti. Così l’effetto maschera è finalmente solo un brutto ricordo del passato. Senza contare che questo tipo di filler dura anche più a lungo di quelli di vecchia concezione, quindi puoi far passare più tempo tra una seduta e l’altra.
Tra le aziende leader dei filler dinamici c’è proprio la ginevrina Teoxane, che ha appena presentato tre diverse novità in quanto a medicina estetica di ultima generazione: una tecnica multi-layer “lift & contour”; un protocollo per la ridensificazione dinamica e un trattamento avanzato per l’area perioculare.
Vediamo nei dettagli di che cosa si tratta e perché potrebbero rivoluzionare la medicina estetica da qui a venire.
- Tecnica multi-layer “lift & contour”
Se il tuo obiettivo è rimettere in sesto volumi e conicità del viso, allora questa è la tecnica che fa per te. Si chiama “lift & contour” ed è un trattamento che avviene in due fasi distinte, ognuna delle quali agisce a una specifica profondità della pelle (da qui il nome multi-layer). Vengono infatti iniettati due diversi prodotti. Uno dalla formulazione più rigida, più duratura e consistente che serve a ridefinire i contorni del viso (lift). L’altra sostanza invece è biodinamica, quindi molto più elastica., E serve a modellare (contour) i tessuti e armonizzare i volumi superficiali. Quindi: prima “tiri su”, e poi pensi a tutte le imperfezioni superficiali, come il rilassamento della pelle e le rughe.
Nello specifico la prima sostanza è il filler statico UltraDeep. Viene iniettato in profondità nell’area di zigomi, mento e mandibola. Si tratta sempre di acido ialuronico, ma in forma poco elastica. Tanto che il suo scopo è la formazione di “piloni strutturali” per sostenere i tessuti che sono più in superficie. Rappresenta insomma le fondamenta della nostra pelle. Negli strati meno profondi invece viene iniettato il filler dinamico Rha4. Il suo scopo è rimodellare i contorni e le aree più estese del viso, come le guance e la zona delle tempie.
«La tecnica multi-layer ha inoltre il grande vantaggio non solo di salvaguardare l’espressività del viso, ma anche di ridurre la quantità di gel iniettato oltre alle possibili complicanze, visto che si tratta di sostanze che non migrano né si diffondono» dice Giuseppe Sito, chirurgo estetico. Niente più bisturi insomma. Le nuove tecnologie di medicina estetica permettono di raggiungere gli stessi risultati (e forse migliori) di quelli che si ottenevano mettendosi nelle mani dei chirurghi plastici. Grazie ai filler dinamici ci dimenticheremo anche del botulino? «No, continuano a essere due cose diverse. Il filler riempie. Il botulino rilassa. Quindi, per certi tipi di rughe come quelle della fronte, il botulino continuerà a esistere» precisa Sito.
- Ridensificazione dinamica
Vedi sulla tua pelle sempre più segni del tempo? Se è inevitabile che il viso cambi aspetto con l’età, è anche vero che si può intervenire con la medicina estetica per contrastare sia gli effetti del cronoaging (quelli determinati dal DNA) che quelli del fotoaging (dovuti invece ai fattori esterni, come la luce). Per questo Teoxane ha messo a punto una seconda novità che, anche in questo caso, prevede l’uso sinergico di due prodotti diversi. «L’idea infatti è che bisogna agire in modo combinato, abbinando un biorivitalizzante con complesso dermo-ristrutturante a un filler dinamico di ultima generazione. In questo modo possiamo invertire i processi ossidativi. E allo stesso tempo proteggiamo la pelle dai fattori ambientali che creano fotoaging. Oltre a ridensificare e rigenerare la pelle, correggendo gli inestetismi presenti» spiega Patrizia Piersini, medico estetico.
In questo caso infatti viene iniettato un biorivitalizzante, il Teosyal Puresense Redensity 1, che non è altro che un cocktail di nutrienti per la pelle. Cosa contiene? Amminoacidi per rigenerare e stimolare la produzione di collagene; minerali ed enzimi per un’azione antinfiammatoria; mentre l’acido ialuronico ha un effetto idratante. Insieme a questo biorivitalizzante si inietta il nuovo filler dinamico Teosyal RHA 1, un gel a base di acido ialuronico super elastico.
«Come sempre il ruolo di analisi del medico è fondamentale. In questo caso lo specialista deve modulare il protocollo a seconda del livello di fotoaging presentato dal paziente. Da lieve-moderato (indicativamente dai 25 ai 45 anni) ad avanzato (45-60 anni) o severo (generalmente oltre i 60 anni). A seconda di questa valutazione e dei tempi di risposta della cute si definiscono trattamenti, numero delle sedute e intervalli tra gli appuntamenti» chiarisce Sito.
- Trattamento avanzato per la zona perioculare
Sguardo spento? Viso affaticato? Le occhiaie giocano in questo un ruolo fondamentale, soprattutto dopo i 30. «In realtà questo trattamento che sfrutta la tecnologia dei filler dinamici non mira a ridurre le occhiaie scure in sé, quanto piuttosto a riempirne il solco. E lo fa con un gel, la cui particolare visco-elasticità gli permette di diffondersi senza comprimere i tessuti in cui viene iniettato, che per loro natura sono particolarmente fragili. In questo modo si riduce il rischio di effetti indesiderati come gli edemi» spiega Sito.
Nello specifico per questo trattamento si usa un filler studiato apposta per la zona occhi. Si tratta del Teosyal Redensity 2, un mix di ingredienti naturali che, all’acido ialuronico, associa nutrienti essenziali tra cui otto aminoacidi, tre antiossidanti, due minerali e la vitamina B6. Cerchi ancora un plus? Allora sappi che i risultati “ringiovanenti” sono visibili subito dopo l’iniezione e dal medico estetico non devi tornare prima di 9-12 mesi.