Realash è un siero per le ciglia tra i più popolari e venduti nel mondo. Così abbiamo voluto metterlo alla prova. E in effetti…
Come ho già scritto altre volte, il passare del tempo si può manifestare in tanti modi, alcuni anche più subdoli di rughe e perdita di tonicità. L’ultimo di cui mi sono dovuta rendere conto quest’anno è stato che le mie ciglia si sono notevolmente accorciate. Non che siano mai state delle ali di farfalla, tanto che credo di averle provate un po’ tutte per renderle più “ventagliose” possibili, come extension, mascara volumizzanti di ogni tipo, laminazione…
Ed è stato proprio in occasione di quest’ultimo trattamento che ho dovuto ammettere che qualcosa era davvero drasticamente cambiato. «Sono così corte che non so se riesco a incurvartele senza che sembri che ti sia spiaccicata la faccia contro un vetro» mi ha detto molto schietta l’estetista. Accidenti, dovevo fare qualcosa. Dovevo vincere la pigrizia e la resistenza ad aggiungere un ulteriore step alla mia già complessa beauty routine e decidere che era arrivato il momento di usare (anche) un siero per le ciglia.
Già, ma quale? Realash e centinaia di altri tra cui scegliere…
Se provate a cercare su Google “siero ciglia”, vi si aprirà un mondo (quello che magari vi ha portato proprio fino a questo post) che è denso e popolato almeno quanto una metropoli cinese. Ormai di sieri per le ciglia ce ne sono decine e decine, e scegliere non è facile. Tutti promettono più o meno la stessa cosa, ossia di farvi crescere le ciglia alla velocità di un gambo di bambù. Alcuni utilizzando anche sostanze di derivazione ormonale, che magari non avete voglia di far assorbire al vostro organismo (non ne assumiamo già abbastanza in altri modi?).
Così mi sono ricordata che una mia ex estetista mi aveva parlato del Realash, e che nel giro di un mese (a lei) le ciglia erano cresciute al punto da doverle tagliare per non farle sbattere sulle lenti degli occhiali. Visto che da qualche parte dovevo cominciare, tanto valeva provarne uno di cui almeno conoscevo una cliente soddisfatta.
L’ho acquistato direttamente dal sito del produttore, Orphica, pagandolo il suo prezzo pieno ufficiale: 70 euro. Che diciamolo, non è poco. Online si può trovare a meno, su Amazon per esempio costa poco più di 50 euro ed è comunque venduto da Orphica. Per cui potete stare tranquille che si tratta dell’originale (pare ne girino delle imitazioni del tutto inefficaci).
La sua formula è prevalentemente naturale, testata dermatologicamente e oftalmologicalmente. Quindi si può usare anche sugli occhi sensibili (e vi garantisco che i miei lo sono) senza problemi. In effetti, non brucia, non irrita, non secca, non lascia residui. Probabilmente il merito è anche dell’estratto di calamo, dal potere anti-infiammatorio, della calendula, che è un ottimo lenitivo, e del lino che contrasta la secchezza.
Dall’INCI ho notato che contiene anche pantenolo, peptidi e aminoacidi, che sono sicuramente fatti in laboratorio, ma assolutamente sicuri. E del resto, se volete qualcosa di naturale al 100% allora accontentatevi dell’olio di ricino…
Ho iniziato ad usarlo in pieno lockdown.
Mi era stato consegnato il pacchetto giusto qualche settimana prima che scattasse il lockdown, e lavorare in smartworking ha fatto cadere anche la scusa del “Non ho tempo per farlo”. Si applica con un pennellino lungo il bordo delle ciglia, come se fosse un eyeliner. Si assorbe molto velocemente e non dà alcun fastidio. Secondo le istruzioni, basta un’applicazione al giorno, ma io confesso che – ogni tanto – ne ho fatte anche due.
Ve lo dico subito. Secondo l’azienda i primi risultati si vedono già dopo 14 giorni, e dopo un mese le ciglia dovrebbero essere già più lunghe e forti. Ma per me non è stato così. Dopo un mese mi sembrava non fosse successo assolutamente nulla. Tuttavia, sono andata avanti lo stesso, applicandolo tutte le sere. E dopo circa 45 giorni, quando stavo praticamente dichiarando la resa, ecco un piccolo ma incoraggiante segno!
Mettendo il mascara con il mio mitico specchio-lente con cui potreste contarvi i pori sul naso, l’ho vista! In controluce, proprio lì, all’angolo estremo della palpebra sinistra era spuntata una ciglia lunga e perfettamente incurvata. Insomma, niente che io avessi mai visto prima crescermi sul bordo degli occhi. O che non avessi potuto notare. Per cui non c’erano dubbi: il merito era del Realash.
Così ho continuato ad usarlo religiosamente tutte le sere. E mi dispiace solo che, forse per colpa del periodo, non ho da mostrare foto del mio prima & dopo. Perché ci avrà messo un po’ più del previsto, ma accidenti se ha iniziato a funzionare. Credo che nel giro di tre mesi le mie ciglia si siano allungate di circa 2 mm, e sono diventate più folte e perfino più incurvate da sole. Quando ho rimesso il mascara la prima volta alla fine del lockdown, l’effetto è stato panoramico, tipo quello delle pubblicità dei mascara ritoccate con Photoshop (non penserete mica che Penelope Cruz abbia davvero quelle ciglia, no?)
Quindi, che posso dirvi: Realash funziona.
E forse i miei tempi più lunghi sono dovuti anche all’età. Il calo ormonale, per noi over 50, incide certamente anche su capelli e ciglia, indebolendoli. Per cui magari bisogna aspettare un periodo un po’ più lungo anche per recuperare il terreno perduto sul fronte della ricrescita pilifera. Probabilmente chi è più giovane vede più velocemente i risultati. Che in ogni caso ci sono, senza dubbio.
Per mantenerli, tra l’altro, sto continuando ad applicare Realash due o tre volte alla settimana. A volte, anche soltanto due, e le ciglia sono rimaste belle e forti. Il tubetto da 3 ml, tra l’altro, mi è durato quasi 5 mesi, quasi il doppio di quanto garantisce l’azienda, che sarebbero 3 mesi. Per cui anche il prezzo, tutto sommato, mi sembra onesto per un prodotto sicuro e che fa davvero quello che dice.