Il termine medico per definirli sarebbe dismenorrea. E c’è chi ci fa i conti tutta la vita. Qualcuna di noi invece ha la fortuna di risolvere il problema, o almeno di vederlo diminuire, dopo una gravidanza. O magari con la pillola. Di fatto, un po’ tutte sappiamo che cosa sono i dolori mestruali.
Statisticamente, ne soffrono oltre il 70% delle donne. E considerato che è uscita la notizia per cui gli anti-infiammatori “potrebbero” creare problemi in caso di contagio Covid, motivo in più per trovare dei metodi meno farmacologici per tenerli a bada.
Anzi, a essere precise, di motivi per evitare di soffrire ancora per i dolori mestruali noi te ne diamo cinque.
- Punta (anche) sul freddo
Eh già, lo scoop è proprio questo: la borsa dell’acqua calda non ha il monopolio delle cure quando si tratta di dolori mestruali. Infatti anche il freddo ha proprietà lenitive contro i crampi. Gran bella notizia in un periodo come questo, in cui l’afa ci sta già attanagliando le notti e le giornate.
Il consiglio è di ricorrere, molto semplicemente, ai cosiddetti “ghiaccini”, quei panetti freddi che si usano per le borse frigo. Sono economici, non perdono, probabilmente li tieni già in frigo e aiutano ad alleviare il dolore per almeno un’oretta. Puoi anche comprare delle buste di ghiaccio secco in farmacia (ma il freddo dura meno e sono piuttosto cari).
Oppure utilizzare dei semplicissimi cubetti di ghiaccio (in questo caso, però, occhio alle inondazioni). Da un punto di vista pratico, si usano come se fossero la boule dell’acqua calda. Metti i cubetti in un sacchetto, lo annodi bene per evitare perdite e lo ricopri con un telo (o una t-shirt) per evitare che stia troppo a contatto con la pelle e il freddo sia troppo intenso. Vedrai che nel giro di 30/45 minuti la situazione sarà già migliorata.
- Fatti una boule naturale e profumata
Se soffri di crampi mestruali regolarmente, probabilmente una borsa dell’acqua calda ce l’hai già. Tuttavia, puoi anche alternare l’uso di quella tradizionale in gomma con un suo equivalente, più naturale, fatto da te.
Innanzitutto, decidi che cosa userai come contenitore. Una vecchia federa da cuscino, un calzettone tubolare o uno scampolo di stoffa con cui fare una piccola busta cucita sui tre lati possono fare al caso tuo. Poi, vista la stagione, metti da parte tutti i noccioli di ciliegie che mangi in questo periodo, ovviamente ben lavati e spazzolati da ogni traccia di frutto. Oppure puoi comprare circa un chilo di semi di lino. Mettili nella tua federa, calzino o busta di stoffa, chiudi con ago e filo ed ecco la tua borsa calda fai da te.
Il vantaggio, oltre ad aver utilizzato materiali naturali e riciclati, è che ti basterà metterla un minuto e mezzo nel microonde e sarà perfettamente calda. Ovvio, ce ne sono anche di già pronte, come quelle che puoi vedere qui e qui. Ma il segreto coccoloso, che ne può anche aumentare l’efficacia a livello di benessere generale, è impregnare i semi o i noccioli con qualche goccia di olio essenziale di lavanda, che ha effetti rilassanti e anti crampi.
- Prova con gli oli essenziali
Se cerchi un’alternativa naturale al Momendol o all’Antalgyl, puoi provare con delle capsule di oli essenziali come quelle di Pranarom, che puoi trovare comunque in farmacia. Contengono oli di lavanda, finocchio, cardamomo, zenzero, menta ed eucalipto. Gli effetti sono certamente meno drastici, ma da un punto di vista dei crampi la differenza la fanno. Anche perché puoi iniziare a prenderli anche da un paio di giorni prima del ciclo, e in dosi fino a 3 capsule al giorno, senza problemi. Anzi, ti sentirai pure molto meno gonfia e nervosa.
Sul fronte del naturale, ci sono poi le tisane. Ottimo rimedio soprattutto perché ti permette anche di integrare i liquidi, il che non è utile tanto contro i crampi mestruali quanto contro il gonfiore e la ritenzione idrica, tipici della prima fase delle mestruazioni. Tra le più efficaci, c’è quella a base di salvia. Conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà anti dolori mestruali, ora grazie alla scienza è stato scoperto il segreto della sua efficacia. La salvia contiene un attivo, simile agli estrogeni, molto potente. Ed è proprio il crollo degli estrogeni a causare tutti quei disturbi tipici della PMS… Inoltre, ha un azione distensiva e antidepressiva.
E fra l’altro, costa poco e si trova ovunque. Per prepararla, devi soltanto mettere una manciata di foglie in infusione per circa 10/15 minuti in acqua calda. Un cucchiaino di miele e qualche goccia di limone e diventerà la tua tisana preferita anche per il resto del mese. E ricordatela anche in caso di raffreddore e mal di gola.
- Adesso c’è anche l’olio di CBD…
Da quando anche in Italia è stata legalizzata la vendita della molecola non psicoattiva della cannabis, sono sempre di più le persone (e i medici stessi) che ne prescrivono l’uso come antidolorifico. Anche in caso di dolori mestruali. Tra l’altro, il suo effetto “calmante + rilassante” può aiutarti a vivere meglio non solo il momento in cui il ciclo arriva, ma anche la sindrome premestruale. Ci sono varie forme per assumerlo. Quello ad azione più rapida è l’olio, da mettere direttamente sotto la lingua.
- E fare un po’ di sesso?
Ok, se sei capottata nel letto nel bel mezzo della crisi, ormai è troppo tardi. Ma quando senti che il ciclo sta per arrivare, i dolori mestruali non sono ancora partiti alla grande e, insomma, hai ancora qualche recondita voglia di incontri ravvicinati con l’altro sesso, ricordati che l’orgasmo rimane uno dei più potenti antidolorifici naturali del mondo. E te ne abbiamo già parlato diffusamente qui. O nel caso tu sia single, o sprovvista di partner a portata di mano, ricordati che esiste il self sex.
In ogni caso, se hai dolori mestruali così forti da essere quasi invalidanti, costringendoti a restare a casa da scuola o dal lavoro per uno o due giorni, valuta di consultare un medico. Talvolta, i crampi molto severi sono un indizio di endometriosi, una malattia cronica di natura infiammatoria che colpisce una donna su dieci. E poi, è ora di mandare in pensione l’idea che siccome siamo donne e le mestruazioni ci toccano per natura, siamo condannate a soffrire o a sopportarne i dolori. Hai diritto a stare bene sempre, come tutti, potendo per 365 giorni all’anno.