Cosmetici in gravidanza: sei incerta su che cosa mettere nel beauty case nei prossimi nove mesi? Con l’aiuto della dermatologa scopri come rivedere la tua beauty routine
Diventare madre è un’esperienza meravigliosa ma significa accogliere, oltre al futuro bebè, le trasformazioni della pelle che possono avvenire durante la gestazione e subito dopo, durante l’allattamento. E se alcune in fondo raccolgono i frutti di un positivo cambiamento, altre come per una crudele svolta del destino si ritrovano a fare i conti con improvvisi sfoghi, dall’acne alle macchie scure. E con limitate opzioni di cura. Ecco perché la scelta dei cosmetici in gravidanza può essere una decisione meno facile rispetto a quanto hai fatto finora.
«Durante i nove mesi della gestazione il corpo produce più estrogeni e progesterone. Il che si traduce in cambiamenti, per la pelle e per la circolazione, spesso imprevedibili e a volte non positivi» ci spiega la dottoressa Corinna Rigoni, medico specialista in dermatologia.
La “magagna” più temuta: le smagliature
Sono il cambiamento che preoccupa e angoscia la maggior parte delle donne. Tuttavia nonostante l’incremento di peso maggiore avvenga nella seconda metà della gravidanza, le tanto detestate striature appaiono soprattutto durante i primi tre o quattro mesi. «Perché sono queste le settimane durante le quali c’è un maggiore incremento ormonale e comincia ad esserci una tensione cutanea» spiega la dottoressa. «Tra l’altro c’è una predisposizione genetica ad avere questo problema. Le donne caucasiche, ad esempio, sono più “a rischio” rispetto alle asiatiche. Ma non è detto che se le ha avute la mamma le avrà anche la figlia» prosegue.
La nota positiva, specie per le primipare più attempate, è che in età matura, avendo una carica ormonale più bassa, si rischiano meno smagliature. E considerando che l’età media del primo figlio si è notevolmente alzata, oltre ad essere una buona notizia, è anche un sollievo. Tuttavia una saggia dose di consapevolezza deve accompagnare le donne più e meno giovani lungo i nove mesi, scegliendo con maggiore attenzione i cosmetici in gravidanza. «Il consiglio è ricorrere a prodotti quanto più essenziali, con pochi conservanti, pochi profumi» sottolinea Rigoni. «Ma è bene anche evitare alcuni principi attivi che possono interferire in gravidanza: mi riferisco ai derivati della vitamina A».
Piuttosto meglio puntare sul più tradizionale ma sicuro olio di mandorle, un classico sempre efficace nel prevenire le smagliature, così come il burro di karité. Oppure puntare su prodotti specifici per la gravidanza, quindi opportunamente formulati per non contenere sostanze nocive o a rischio, per la mamma o per il feto.
Cosmetici in gravidanza e il problema delle macchie!
«I livelli di estrogeni durante la gravidanza mettono il nostro corpo in una condizione simile a quando usiamo la pillola. Quindi può succedere che ci sia un’attivazione melanocitaria che porta alla comparsa di macchie» specifica l’esperta. E’ il cosiddetto cloasma gravidico, che genera iperpigmentazione soprattutto nelle zone vicino alla bocca, sul mento e sulle guance.
Consigli? Cappellino, protezione solare 50, e non esporsi nelle ore più calde, soprattutto il viso in maniera diretta. Così come, anche se non sei al mare, tra i cosmetici da usare in gravidanza va aggiunto un SPF anche in città. Mentre, se il danno l’hai già fatto e hai bisogno di schiarire, puoi utilizzare un siero a base di vitamina C. Sicuro da usare durante la gestazione, è un ottimo antiossidante che aiuta a riparare i tessuti e mantenere la pelle sana e luminosa.
Acne, che faccio?
Leggenda vuole che in gravidanza le donne abbiano una bella pelle. Tutto merito degli estrogeni, che assicurano idratazione e un’ottima funzione barriera. Ma come ogni regola, ci sono delle eccezioni… I cambiamenti ormonali possono anche determinare un aumento della sensibilità e della secrezione di sebo. E di conseguenza la comparsa di brufoli o addirittura di una forma di acne. «Bisogna tuttavia considerare che ci sono principi attivi, tipicamente prescritti contro questi problemi, come l’acido retinoico o l’acido salicilico, che possono compromettere lo sviluppo del feto» avverte la dermatologa.
E fai attenzione, perché il salicilico è contenuto anche in prodotti da banco, che puoi comprare in farmacia senza ricetta. Se ti compare qualche brufolo, prima di tentare il fai da te con un prodotto che usavi quando eri ancora teenager, chiedi al farmacista. «Per esempio, si può utilizzare l’acido azelaico» prosegue Rigoni. «O comunque utilizzare principi attivi che non oltrepassino la barriera epidermica. In tutti i casi è meglio evitare i peeling e l’acido glicolico, non teratogeni ma tuttavia fotosensibilizzanti». E potrebbero quindi predisporre ancora di più alle macchie di cui abbiamo detto poco fa.
Come la mettiamo con gli anticellulite?
«Le creme drenanti possono essere usate, tuttavia è bene evitare quelle con sostanze che interferiscono con il funzionamento delle ghiandole endocrine» suggerisce l’esperta. Insomma meglio tenersi lontani da tutti quei principi attivi, soprattutto farmaceutici, come iodio, tiroxina, fucus. Il che significa mettere fuori gioco alcuni dei più noti rimedi anticellulite… A questo punto, per stimolare la circolazione punta su camminate e massaggi drenanti (purché effettuati con delicatezza) per avvicinarti al grande giorno allontanandoti dal rischio di ritenzione.
Capelli: come prima e meglio di prima!
Se stai già pensando di tagliarli perché li hai naturalmente un po’ fragili e sottili, rimanda il tuo nuovo look a dopo la fine della gravidanza. «Gli estrogeni hanno un effetto protettivo sui capelli. Li vedrai subito dalle prime settimane più lucidi e corposi, per non parlare del fatto che cresceranno più in fretta di prima. Per le tinte in gravidanza invece come la mettiamo? «Bisogna fare attenzione ai colori scuri: la parafenilendiamina, spesso contenuta nelle tonalità dark, non solo può sensibilizzare il cuoio capelluto, ma può superare la placenta e arrivare al feto» continua la Rigoni.
Tutto ciò che applichiamo infatti interagisce con la cute. E dal momento che la pelle è un importante organo di scambio tra l’interno e l’esterno, è in grado di veicolare sostanze in tutto l’organismo, utero compreso. Detto ciò però non bisogna rassegnarsi al fatto che gravidanza faccia rima con implacabile ricrescita. Fortunatamente esiste un’alternativa naturale con un’ampia scelta di tinture vegetali a base di henné. Mentre per chi fa schiariture o trattamenti tipo shatush, la faccenda è ancora meno complessa: dal momento che le sostanze schiarenti o coloranti non toccano la cute, il problema non si pone. Dalle cuticole della fibra capillare infatti non c’è un passaggio che porta qualsivoglia sostanza in circolo nell’organismo.
Cosmetici in gravidanza: come metterla con smalti e shampoo?
Anche in questo caso vige la regola del buon senso. «Il problema non sono gli smalti, ma sostanze come gli ftalati che in realtà andrebbero evitate sempre, a maggior ragione in gravidanza» sottolinea Rigoni. E con la scelta ormai sempre più ampia di prodotti naturali anche per il manicure, non dovresti avere problemi. Stesso discorso vale per i solfati negli shampoo: è meglio preferire tensioattivi più delicati come le betaine e puntare, per esempio, su oli detergenti. Così come questi nove mesi potrebbero essere l’occasione per iniziare a evitare i cosiddetti tensioattivi anionici: i famosi SLES (Sodium Laureth Solfate) e SLS (Sodium Lauryl Sulfate), che sempre più spesso vediamo banditi sulle confezioni di molti prodotti per capelli.