Dalle creme filler ai cerotti che riempiono, distendono o perfino cancellano un brufolo in poche ore. Quando la cosmetica arriva a questi livelli, ha ancora senso patire o spendere soldi dal chirurgo? Leggi qui
Che abbiate una soglia del dolore alta oppure no, immagino che nessuna di voi accolga con piacere l’idea di farsi sforacchiare il viso con una siringa, sia pure per motivazioni valide come la vanità personale. Quindi, la notizia merita per tutte una certa attenzione.
Nonostante il ricorso a trattamenti estetici a base di filler sia in aumento costante, la cosmesi ha infatti pensato di cominciare a fornirci delle alternative meno invasive. E così, grazie alla ricerca e alla scoperta di principi attivi in grado di raggiungere strati sempre più profondi del derma, hanno iniziato a nascere prodotti “needle inspired”. Che cosa significa in pratica? Cosmetici che possono arrivare là dove arrivano gli aghi, senza però costringerci a bucare la pelle.
Una clinica in un siero
Per esempio, Private Doctor, un marchio fondato dalla clinica dermatologica coreana ID Hospital, li utilizza soprattutto sul fronte anti age e del rassodamento cutaneo. Il suo Minus Serum è un trattamento di modellamento che utilizza delle cosiddette specule micro-formicolanti. Immagina degli aghi microscopici ricavati da una spugna idrolizzata che fungono da vettori per la sua formula a base di desossicolato di sodio.
Ispirandosi a un ingrediente utilizzato per uno dei trattamenti dimagranti più famosi della clinica, i ricercatori hanno creato queste specule, che portano il principio attivo «dove nessun trattamento topico sia mai arrivato». Così provocano un effetto rassodante e compattante simile a quello di un intervento estetico vero e proprio.
Dall’Australia per dire addio ai brufoli in poche ore
Anche il marchio australiano ZitSticka utilizza il concetto di ago, tuttavia lo fa per curare l’acne, e in un modo un po’ più letterale. Il patch Killa è un cerotto idrocolloidale antibatterico dotato di 24 micro-puntine solubili. «Prendiamo l’acido ialuronico liquido, lo mescoliamo con altri ingredienti, li modelliamo fino a farne delle puntine e li congeliamo», spiega il co-fondatore Danny Kaplan.
Dopo l’applicazione, le puntine penetrano nei due strati superiori della pelle, provocando una leggera sensazione di formicolio e creando dei piccoli buchi. Nel giro di un paio di ore le puntine si sciolgono, rilasciando sia l’acido ialuronico che i principi attivi antimicrobici e anti infiammatori in modo da arrivare al brufolo prima che questo raggiunga la superficie.
La tecnologia alla base del cerotto è stata utilizzata da anni nell’industria medica, osserva Kaplan. «I cerotti transdermici vengono impiegati per i pazienti diabetici, inserendo l’insulina nell’acido ialuronico con puntine più lunghe per farla arrivare nel sangue».
Ed è proprio con alcune aziende farmacologiche che ZitSticka ha collaborato per sviluppare la tecnologia transdermica alla base del suo patch anti-imperfezioni. «È un po’ avere sempre un piccolo shot di cortisone in tasca», dice Kaplan. «Ogni volta che senti sotto pelle che qualcosa sta per esplodere, applichi il patch e il brufolo viene messo KO prima ancora che si formi». Il Kit Killa, che contiene 8 cerotti e 8 salviettine pretrattanti costa 32,95 euro e, udite udite, viene consegnato anche in Italia.
Ma in Italia che cosa altro si può trovare?
Per fortuna, anche da noi non mancano prodotti in grado di sfruttare sistemi simili. I patch di B-Selfie sono un ottimo esempio. Le zone in cui agiscono sono molto mirate, ossia il contorno occhi e le labbra. I primi distendono le rughettine e i segni di espressione di tutta la zona periorbitale, con effetti evidenti fin dalla prima applicazione, come potete vedere dalle foto qui sotto.
Quelli delle labbra esistono in tre diverse varianti, in grado non solo di volumizzare la bocca. Hanno infatti la capacità di distendere i solchi ai lati della bocca e anche la famigerata zona del labbro superiore, nei punti dove si crea il famigerato “codice a barre”.
Come funzionano? I micro-aghi, dello spessore di circa 1/4 di capello umano, sono composti da sostanze attive cristallizzate. Penetrando nella pelle durante l’applicazione, i cristalli di acido ialuronico e i fattori di crescita (EGF) in essi contenuti si dissolvono nel giro di qualche ora. E raggiungono gli strati più profondi del derma. Gli innovativi micro-aghi, attraverso un’azione totalmente indolore, stimolano attivamente l’epidermide, coadiuvando e amplificando l’azione della sostanza. E oltre a non far male, il costo è molto più economico: da circa 20 euro contro le centinaia di euro in media necessarie a un intervento dal chirurgo estetico.
La beauty routine che dà risultati come in clinica
Un altro brand che punta tutto sul creare risultati pari a quella della chirurgia, ma con prodotti cosmetici fai da te è Filorga. La loro Meso Mask (46,90 euro) è una maschera sublimante intensiva per illuminare e schiarire l’incarnato, levigare le rughe e ridurre i segni della fatica cutanea. Con un’efficacia simile a quella della mesoterapia estetica, ossia dell’iniezione di sostante riparatrici. Ricca di collagene ed elastina, è arricchita con polisaccaride di ramnosio per lenire gli arrossamenti, schiarire l’incarnato e rivelarne lo splendore. Combinata con un potente principio attivo, restituisce elasticità e morbidezza alla pelle.
Anche la linea Filler ha la stessa finalità di riempire e volumizzare. A comporla sono la crema da notte Time Filler Night (75,99 euro), la crema Hydra Filler (52,90 euro), la maschera Time Filler Mask (13,99 euro cad.), la crema Nutri Filler (62,90 euro) e il siero Filler Lips 26,90 euro. La loro azione combinata crea un’intera beauty routine per viso e contorno occhi che può validamente coadiuvare – se non addirittura sostituire – il ricorso a filler e punturine.
Insomma, siete ancora così convinte che valga la pena farsi bucherellare il viso?