In vista della prova costume – al mio tre – scatenate l’inferno. L’arrivo dell’estate, purtroppo o per fortuna, suscita sempre un ritrovato interesse (spesso perso durante l’inverno) per la propria forma fisica e – dejà vu – segna un nuovo inizio dell’eterna battaglia “donne versus cellulite”.
Ma se vi dicessi che esiste una soluzione smart che offre risultati costanti contro gli inestetismi della cellulite, facendo volentieri a meno dell’uso di farmaci e cosmetici? Nessuna fantasia, sto infatti per introdurvi nel miracoloso mondo del taping.
«Il taping è una creazione del chiropratico giapponese Kenzo Kase che, negli anni 70, inventò un sistema naturale per ridare la giusta funzionalità ai tessuti danneggiati» ci spiega la naturopata Maria Gabriella Caruso, Tecnico Nazionale Taping CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale). «Quando un tessuto è infiammato o contratto, si crea una compressione che limita il normale scorrere del sangue, stimolando i recettori del dolore. Il taping nasce per questo: come supporto per ristabilire l’equilibrio in una zona danneggiata».
La tecnica del taping si afferma dunque come una cura alternativa, non farmacologica, efficace, non invasiva e localizzata. Ma la vera rivoluzione è aver esteso le sue proprietà, dopo anni di applicazione in campo sportivo e fisioterapico, anche in quello estetico. «La stimolazione muscolare ed il drenaggio, infatti, sono adesso utilizzati per ridare tono muscolare a zone ipotoniche e per ottenere un drenaggio linfatico anche in singoli distretti come, ad esempio, cosce o addome» continua la dottoressa Caruso.
Ma cosa sono esattamente i taping?
Il significato della parola taping è racchiuso nella parola stessa, che in inglese vuol dire bendaggio o fasciatura adesiva (da tape, nastro adesivo). Queste bende tipo nastro adesivo, note per i loro colori fluo, hanno un impiego davvero vasto in svariati trattamenti, utili soprattutto per limitare i danni derivanti da contratture, strappi muscolari e infiammazioni. Attenzione: non perché agiscano direttamente contro il dolore, piuttosto perché aiutano ad impedire o comunque ridurre movimenti indesiderati.
Come agiscono su liquidi e cuscinetti
Tuttavia possono svolgere anche un’importante azione drenante e anticellulite (che non è altro che un’infiammazione del tessuto sottocutaneo). «Funziona perché la loro applicazione, sia pure totalmente priva di alcun farmaco o prodotto, solleva la pelle tramite delle increspature consentendo il normale scorrere dei fluidi sottostanti» spiega la Caruso. «Così si attua una decompressione della zona interessata e, con la giusta direzione, anche uno svuotamento dei vasi linfatici». In sostanza, il tape agisce rilassando i muscoli e decomprimendo la cute, con risultati simili a quelli di un massaggio linfodrenante.
A chi è consigliato?
«I risultati migliori si ottengono sulla cellulite edematosa, perché il taping pratica una stimolazione costante della parte e, favorendo l’apporto di sangue e linfa, aiuta la naturale ossigenazione della pelle» sostiene l’esperta. E non solo. «Questa tecnica è di notevole aiuto nella cura degli inestetismi dovuti a tessuti e muscoli rilassati, contribuendo a ridare armonia e tonicità anche a chi ha solo delle adiposità localizzate e che necessitano di interventi mirati».
Il tape viene dunque applicato sulla pelle perfettamente pulita e asciutta che viene messa in tiraggio, sia per opera del terapista che del paziente, che posizionerà l’articolazione in tensione rispetto al cerotto. Solitamente vengono lasciati in loco da 3-4 giorni fino a una settimana al massimo. E non temete di fare la doccia: non si staccheranno!
Funziona dappertutto?
Le zone che si possono trattare sono quelle su cui ogni donna ha pensato almeno una volta d’intervenire: collo, seno, braccia, addome, cosce, glutei e tutte quelle che necessitano di un intervento rimodellante.
Risultati visibili a partire da…
Inutile girarci attorno: «Ma quando vedrò i risultati?» è stata la prima domanda che mi è venuta in mente non appena ho iniziato a parlare con la dottoressa Caruso. «L’effetto drenante è visibile già dopo poche ore, ma ovviamente il trattamento dovrà essere ripetuto finché si otterrà una riduzione dei liquidi più stabile e definitiva. Lo stesso vale per l’applicazione tonificante, anche se in questo caso gli effetti visibili saranno un po’ più lenti e comunque variano da persona a persona. In linea di massima dopo 5 o 6 sedute i risultati sono ben visibili, ma bisogna ricordare che dipende anche dalla gravità e dalla risposta dell’individuo». Noi vi consigliamo di approfittare sempre dei pacchetti: offrono in linea di massima un ciclo di sedute entro le quali poter ammirare dei risultati apprezzabili e sono convenienti da un punto di vista economico.
Effetti collaterali?
L’applicazione del taping non ha effetti collaterali, visto che non prevede l’uso di alcun tipo di farmaco e nemmeno di cosmetico o principio attivo. L’unico fastidio potrebbe essere qualche lieve irritazione, data dalla benda adesiva, nelle zone in cui la pelle è più sottile (come l’interno delle braccia e delle cosce). Se avete dei nei “sospetti” o soffrite di capillari, meglio prima sentire il parere di un dermatologo o di un medico flebologo.