Capita a tutti di sbagliare, pensate: è successo anche a me, che della skin care mi credevo la regina. Mi è bastato strofinare un demak’up sul viso, poco dopo averlo deterso, per scorgere – come quando si controlla col dito che non ci sia polvere sui mobili – visibili tracce d’impurità, quasi sicuramente la causa occulta di quei brufoletti di cui non riuscivo proprio a individuare la ragione. Ma il dado è presto tratto: dagli errori non si finisce mai d’imparare, purché vengano tramutati in buone abitudini. Ecco quindi la mia lista di errori comuni, e di relative buone azioni, riguardo a un’operazione tanto quotidiana quanto importante per avere pelle a prova di dito (in questo caso magari quello di chi vi accarezza…).
1. Struccarsi troppo tardi
Non siate preda del sonno e della stanchezza rimandando lo strucco – avete altri impegni a parte quello con il divano? – la pelle va preparata, lasciata libera di respirare, per il suo immancabile appuntamento: la rigenerazione cellulare, che avviene soprattutto nelle ore del sonno. Non fatela attendere.
2. Essere troppo frettolose e/o superficiali
La fretta è una cattiva consigliera, anche stavolta. Se volete essere certe di eliminare ogni traccia di trucco, smog e impurità, una salviettina struccante non vi basta, fatevene una ragione. Lo strucco va sempre articolato in due step, proprio come insegna la routine del Double Cleansing: un primo passaggio per rimuovere il make up, preferibilmente con prodotti a base oleosa – che detergono per affinità: attraendo il trucco, scomponendo e dissolvendo le sostanze solubili in olio – ed una seconda fase con una mousse detergente per pulire bene la faccia, sciacquando via ogni residuo. Il viso apparirà immediatamente più luminoso – provare per credere – pronto per i trattamenti successivi. Che oltretutto, su una pelle ben pulita, riescono ad agire meglio e più in profondità.
3. Usare solo salviettine struccanti
Le salviettine sono sicuramente uno dei grandi progressi dell’umanità, ma è meglio limitarne l’uso ai nostri week end fuori porta o a momenti di emergenza (tipo struccarsi in ufficio prima di rifarsi il makeup da zero per uscire a cena oppure in caso di strucco da palestra, che tanto sai poi rimuoverai meglio sotto la doccia). Usarle con frequenza contribuisce a disidratare la cute, a causa dei forti tensioattivi presenti al loro interno, lasciando quell’odiosa sensazione di pelle che tira. O peggio ancora, provocando irritazioni e rossori.
4. Sbagliare prodotto
In profumeria c’è sempre da confondersi un po’, ma voi non cadete nel tranello dell’offerta commerciale. I prodotti vanno sempre scelti sulla base delle proprie esigenze personali. Pertanto, optate per un latte detergente – più delicato – nel caso di pelli mature, sensibili o reattive, per un olio – particolarmente ricco e nutriente – se avete la pelle da normale a secca, l’acqua micellare – un vero passepartout – se invece avete la pelle da normale a grassa.
5. Usare prodotti troppo aggressivi
Uno degli errori più comuni, quando si ha la pelle grassa, è utilizzare prodotti troppo aggressivi. In realtà, struccanti troppo aggressivi potrebbero scatenare un effetto rebound – un rimbalzo, per intenderci – portando le ghiandole sebacee, per naturale difesa, ad aumentare ulteriormente la produzione di sebo. Insomma purificare non fa rima con “sgrassare”. Tienilo presente quando scegli il tuo rituale di pulizia, puntando su prodotti specifici e non dimenticare lo step del tonico, utile per ribilanciare il pH e quindi evitare proprio che l’epidermide, per ristabilirlo da sola, aumenti la produzione di grasso in superficie.
6. Dimenticare lo step del tonico
Per molte è ancora uno sconosciuto, al contrario è indispensabile. Il tonico ha la funzione specifica di rimuovere – qualora necessario – gli ultimi residui di trucco, ma soprattutto riequilibrare il ph della pelle, alterato dagli agenti detergenti, chiudendo i pori.
7. Non rispettare le gerarchie, please!
Esatto, anche lo strucco ha le sue regole di precedenza. Normalmente la prassi è detergere il viso e poi passare agli occhi, e se va bene anche alla bocca. Tutto sbagliato. Memorizzate la sequenza giusta: rimuovete prima il rossetto, dopo il trucco dagli occhi, infine passate al viso. Invertire l’ordine può voler dire che, sfregando, potreste spargere sul viso tracce di rossetto, così come altri residui dalla superficie di pelle intorno agli occhi, rischiando così di “risporcare” dove avete appena pulito e perdendo solo più tempo di quanto ne avevate previsto.
8. Andare “controcorrente”
Rispettate il modello di crescita naturale delle ciglia quando struccate gli occhi? Se pulite gli occhi dal basso verso l’alto – vi aiuto – la risposta è no. Così come lo sfregamento, questa cattiva abitudine, può danneggiare le ciglia, facilitandone la caduta e di conseguenza favorendo l’insorgenza d’irritazioni o infezioni agli occhi. Per proteggerle, strofinate delicatamente con movimenti verso il basso: lo sguardo ringrazierà.
9. Struccarsi sotto la doccia
Fiondarsi dentro la doccia senza essersi prima struccate è uno degli errori più comuni. Il calore dell’acqua, e il conseguente vapore, contribuiscono ad allargare i pori della pelle, facendo sì che il make up finisca ancora più a fondo, occludendo i pori e dando origine a brufoletti e punti neri. E poi non fate l’errore di pensare di lavarvi il viso con il bagnoschiuma! Da solo non basta a struccarsi in maniera adeguata e rischiate che sia troppo aggressivo. Piuttosto, se volete risparmiare tempo, portatevi il vostro detergente abituale sotto la doccia oppure puntate su questi struccanti di nuova generazione, da utilizzare proprio sotto il soffione dell’acqua, come il nuovo Nivea Sotto la doccia struccante viso&occhi (4,50 euro) – rimuove efficacemente il trucco senza l’uso di dischetti di cotone, rispettando l’area sensibile intorno agli occhi – lo trovate, senza sforzi, al supermercato.