Tra i profumi iconici è certamente uno dei più longevi e trasformisti. Nato nell’immediato dopoguerra, per la precisione nel 1947, proprio per accompagnare quel New Look che lanciò Christian Dior come il couturier della nuova femminilità, tutta bustier dalla vita strizzata e gonne a ruota (i suoi tailleur erano la divisa di Evita Peron), Miss Dior ha infatti vissuto diverse riformulazioni, tanto quasi da far perdere anche alle sue più adorate fan il ricordo olfattivo della versione originale.
Tuttavia sappiamo che tutto evolve e si fa specchio dei tempi, compresi i profumi. Ma quante versioni di Miss Dior esistono ormai? E soprattutto, come si differenziano tra loro, visto che andare in profumeria e chiedere di “sentire Miss Dior” potrebbe costringervi ad annusare numerose mouillette di carta profumata, uscendone facilmente più con le idee confuse che con la gioia di aver trovato il proprio profumo ideale.
Ecco quindi che abbiamo raccolto un po’ di informazioni e di storia per cercare di aiutarti a fare ordine…
Partiamo ovviamente dalla versione originale, cioè quella datata 1947, che diversamente da tutte le altre che l’hanno seguita più recentemente, aveva un jus giallo. Si trattava, o meglio si tratta (visto che è tuttora in vendita) di un’eau de toilette del genere chypre verde e floreale, le cui note principali sono il galbano, il gelsomino sambac unito all’essenza di rosa di grasse (fiore che lo stesso dior adorava e coltivava personalmente nel suo giardino) e l’essenza di patchouly.
«Fatemi un profumo che sappia d’amore» aveva chiesto proprio Christian Dior. E così negli anni Miss Dior è stata un inno all’amore e alla femminilità raffinata ed emblematica, ribelle ma allo stesso tempo lieve e spensierata.
Nei decenni successivi sono uscite alcune versioni con concentrazioni differenti e lievi rimaneggiamenti del flacone, fino al 1992 quando la boccetta ha assunto la sua forma definitiva: bassa e rettangolare, con il fiocchetto di tessuto divenuto in metallo, proprio come nella versione attuale.
Ma la vera rivoluzione avviene nel 2012, quando esce la prima Miss Dior Eau de Parfum, una reinterpretazione totale della fragranza originale, che di sicuro con i suoi 65 anni aveva bisogno di un’attualizzazione che si adattasse al gusto e alla nuova tipologia di donna del momento. Si tratta di una composizione che esprime la gioia di vivere e la spontaneità delle ragazze del nuovo millennio, apertura “orchestrata” da François Demachy anche nella scelta della testimonial, l’attrice Natalie Portman. Molto diversa dalla fragranza originale, tra le sue note esordisce il mandarino, che la rende più fresca e aperta.
Pochi mesi dopo, sempre nel 2012, escono anche la versione Eau Fraiche (come dice il nome, una combinazione più fresca ed estiva della piramide originale) e la densa Le Parfum, voluta invece proprio per rappresentare una declinazione più magnetica e notturna, con alte concentrazioni di rosa turca e rosa damascena, patchouli e ambra.
Il 2013 è invece l’anno di Miss Dior Eau de Toilette (2013) in cui tornano a farsi strada con ancora più ampiezza le note agrumate, con l’aggiunta di neroli, fiori d’arancio unite alla pur sempre iconica rosa di Damasco.
Nel 2014 Demachy decide invece che è il momento di puntare sul cuore più fiorito della composizione, creando Miss Dior Blooming Bouquet, un vero trionfo di rose e peonie in sboccio su una base di muschio bianco. Questa versione – iconicissima assieme all’abito di petali di chiffon indossato da Natalie Portman nella pubblicità – è un successo immediato e piace soprattutto alle più giovani grazie alla sua leggiadra luminosità.
Sulla stessa scia esce nel 2016 Miss Dior Absolutely Blooming, in cui la presenza (si può dire ormai “garantita”) della rosa viene abbinata ai sentori delle bacche e dei frutti di bosco, conferendogli in questo modo una virata più gourmand, ma sempre affine alle preferenze millenial.
La nuova Miss Dior Eau de Parfum che esce nel 2017 è quindi un’ulteriore rielaborazione dell’originale, tanto che potremmo dire di essere arrivati alla terza generazione, nell’albero genealogico di questo iconico profumo.
Rispetto a quella del 2012, dove l’unica nota agrumata era il mandarino in apertura, qui le note di testa sono un vero concerto esperidato di limone, mandarino, lime e frutti rossi, che poi conducono a un cuore fragrante di rosa di Grasse, miscelata al pepe rosa. Insomma, una creazione che fa un ulteriore passo in là verso la modernizzazione di questa fragranza iconica, che ora come non mai può dire di trovarsi a suo agio nel nuovo millennio.
Ma c’è ancora un’importante novità…
A marzo di quest’anno esce la nuova Miss Dior Eau de Toilette, in cui alle consuete note di rosa e di agrumi se ne aggiunge una completamente inedita: un accordo di mughetto. «Un mughetto è sempre uno spartito personale» spiega François Demachy della sua nuova creazione. «L’ho immaginato attorno a una nota intensa di rosa sublimata dal gelsomino e rinfrescata da note verdi e bagnate. L’immagine è quella di un fiore bianco perlato di rugiada scoperto in un sottobosco fresco e profumato».