Il rossetto rosso è un must have: femminile, sensuale, intramontabile.
C’è un’unica controindicazione: non è adatto alle più timide, perché in effetti attira subito l’attenzione come pochi altri tipi di make-up, per cui tutte lo vogliono ma poche sono quelle che – giovanissime ma non solo… – hanno davvero il coraggio di esibirlo magari per andare a scuola o in ufficio. Oltre al fatto che, per metterlo, serve un pizzico di tecnica: le sbavature di un colore nude possono anche passare inosservate, ma quelle fatte con uno rosso risaltano come un evidenziatore.
Se appartieni anche tu a questa categoria di “Red Lip Beginners”, è ora di essere svezzata. Perché così come non si comincia a camminare correndo, lo stesso vale per il trucco. Ecco quindi la nostra guida “primi passi” nel mondo del rossetto rosso. Vedrai che, una volta partita, non sarà difficile poi salire di livello…
1. Non sceglierlo troppo saturo e coprente
Se sei alle prime armi, meglio per il momento mettere da parte texture sature e coprenti in attesa di tempi migliori. Comincia a familiarizzare con la “rouge family “partendo da rossetti dal finish semi glossy, dalla copertura modulabile, che garantiscono labbra vivaci e ben idratate, come Brave Red di Mac Cosmetics (foto 1, costa 19,90 euro ma lo trovi ora scontato su Douglas.it), un brillante rosso papavero creamsheen (parli Mac-ese?), quello che ti serve per riprenderti dallo shock del ritrovato pallore autunnale.
Applicalo al centro delle labbra, umettale e con un pennellino sfuma verso i bordi, sarà come indossare il mitico Ruby Woo (l’iconico rosso scarlatto di Mac), ma più easy.
2. Punta su quelli effetto balsamo
Di cosa parliamo? Di tutti quegli stick che sono molto di più di un semplice lip balm e qualcosa in meno di un rossetto: un rivelatore di colore, che esalta quello naturale delle labbra, aggiungendone un tocco deciso e vivace.
Vuoi un’esempio? Il rosso Medieval di Lipstick Queen (25,45 euro, foto 2). Dietro la sua parvenza super rouge si nasconde una sorta di balsamo colorato che, adattandosi al ph delle labbra, rivela una nuance rossatra – una miscela di rosso, corallo e rosa- con sfaccettature sempre diverse, che si adatta a qualunque incarnato, lasciando labbra pigmentate (soprattutto per quelle ragazze che hanno labbra mooolto chiare), rimpolpate e succose.
Per applicarlo non devi essere una make up artist ma bada bene a non spalmarlo come fosse la Nutella: ti ritroveresti con un cappotto pesante sulle labbra, roseo e irregolare. Piuttosto tamponalo leggermente più volte, fino a creare l’intensità che desideri: tecnica che vale non solo per Medieval, ma anche per tutti i rossetti “tonalizzanti” di questa categoria.
Un’alternativa low cost potrebbe essere anche Rich Girl Red di Revlon Super Lustrous (13,56 euro, foto 3), che molte dicono essere un dupe di Medieval di LQ, anche se si tratta di un rosso più caldo e puro, leggermente aranciato, che illumina e idrata le labbra, dall’effetto sheer ma non troppo.
Ancora un passo più in là nella gamma delle tonalità più accese puoi farla pescando dalla collezione di un marchio che di rosso se ne intende, eccome. Stiamo ovviamente parlando di Chanel, che tra i suoi Rouge Coco Stylo – dalla formula molto ricca e nutriente – propone il numero 222 Fiction (foto 4, 35,50 euro), un rouge più deciso e vivace, ma che rimane sempre molto morbido e luminoso.
3. Evita i mat
In effetti il confine tra lip balm e rossetto è molto labile, ma una cosa è certa: se ami labbra naturali e un effetto leggero evita per ora i rossi dal finish opaco. Un rossetto mat non è solo più impegnativo da indossare e difficile da applicare, specie per ritocchini on the go, ma richiede labbra turgide e levigate. Insomma: se le hai un po’ secche e screpolate, magari con qualche pellicina, non ci andranno a nozze.
Non dimenticare inoltre che un finish opaco tende a “rimpicciolire” otticamente il volume della bocca, mentre quelli glossy tendono ad enfatizzarlo.
Un rossetto dalla texture sheer, che dura tutto il giorno senza muoversi, è sicuramente una rivoluzione, come promette Urban Decay con i lipstick Revolution. La nuance Shame (20,90 euro, nella foto 5 a destra), a differenza dei precedenti, rivela un colore più audace, ma che rimane sempre in trasparenza: un rosso mirtilloso e vivace, dall’appeal gothic-rock, perfetto per le fuoriclasse. Se vuoi evitare che la texture particolarmente burrosa dei rossetti sheer scivoli via fino ad andarsene in un battibaleno, ti consigliamo di stendere prima un primer, che serve anche a neutralizzare il colore delle labbra, e tamponarci sopra un velo di cipria. Sarà come non sentirlo.
Se magari cerchi un effetto “le mie labbra ma meglio” opta per Black Honey Almost Lipstick di Clinique (23,95 euro, nella foto 5 a sinistra, l’intera gamma), lo stick si presenta in un intenso color ciliegia, quasi nero, ma in realtà la sua texture è trasparente e la nuance, modulabile, si costruisce passata dopo passata. Cremoso e idratante senza essere lucido, e ben più di un lip balm: ha una durata sopra la media e il suo sottotono freddo sublima il bianco dei denti. E se vuoi un trucchetto per trasformarlo dal giorno alla notte e renderlo più sofisticato, aggiungi una lip pencil marroncina, per delineare i contorni delle labbra, e sfumala verso l’interno: effetto plump assicurato, in perfetto stile anni 90.
4. Scegli una sfumatura adatta all’uso quotidiano
I rossi non sono tutti uguali e il sottotono è determinante nella scelta della sfumatura giusta che più ci fa sentire a nostro agio. Tutta quella gamma cromatica che vira all’arancio, quindi dal sottotono caldo, ovviamente avrà sulle labbra un effetto più shocking , mentre tutti quei rossi tendenti al freddo, che hanno al loro interno una punta di blu, risulteranno più discreti perché sono comunque più simili al colore naturale delle labbra, che comunque contiene il rosa.
Se hai le idee confuse e non sai quale scegliere, comincia con uno dal sottotono neutro, né caldo né freddo, che varia in base alla fonte d’illuminazione, come Red Velvet di Besame cosmetics (22,90 euro, foto 6). L’azienda lo descrive come un rosso adatto per l’uso quotidiano, che sposa ogni incarnato, ed è proprio questa la sua particolarità. Sembrerà più scuro sotto le luci basse e artificiali, più rosato sotto quelle naturali o ben esposte. E piccola curiosità: è il dupe di un rossetto uscito nel 1946 ed è proprio quello che indossa l’agente Carter nell’omonima serie televisiva ispirata ai cartoon della Marvel.