Una delle nostre beauty editor ha testato il brushing, ossia la spazzolatura corpo a 4 mani. Che esfolia, riattiva la circolazione, combatte la cellulite e i peli incarniti. E pare pure una vera goduria…
Ci sono momenti in cui una telefonata ti può far svoltare la giornata: «Ciao, hai voglia di provare un nuovo trattamento che si chiama body brushing?»mi ha chiesto alcuni giorni fa la mia estetista. Ovvio che sì, ho subito replicato, ma di che si tratta? «È una spazzolatura a 4 mani» mi ha chiarito Rosita Tidona, estetista professionista del centro estetico Beauty Art, che sa sempre come anticipare i miei desideri unendo la propria esperienza personale a quella di Comfort Zone, azienda leader nel settore del benessere.
Ma cos’è il body brushing? Non lo sapevo neanche io, ma mi sono ampiamente documentata prima di avventurarmi nella body experience che sto per raccontarvi. Lo scopo di quest’antica tecnica ayurvedica, eseguita con grandi spazzole con setole naturali di tampico (una fibra vegetale ottenuta dalle foglie di un’agave), è risvegliare i punti energetici del corpo, riattivando la circolazione e favorire in questo modo un’azione detox. In sostanza, è un po’ come spazzare letteralmente via dal corpo le scorie, eliminando ogni impurità, mettendo in moto il turn over cellulare.
Ed eccomi quindi già pronta in cabina
Sono distesa sul lettino, il primo dei sensi ad essere stimolato è l’olfatto e quell’esperienza aromaterapica mi fa entrare immediatamente nel mood relax. Successivamente avverto come una sensazione di solletico, che parte dai piedi, sale per le gambe, e lentamente si propaga fino al collo, un piacere esplosivo e contagioso, come una risata. Immaginate dei grattini a fior di pelle, lievi come il tocco delle operatrici, effettuati però dalle spazzole: il rituale – che dura circa 45 minuti- infatti agisce proprio sulla linfa e sul sistema ghiandolare, un toccasana per aiutare l’organismo a drenare liquidi ed eliminare i gonfiori.
Finita la prima fase, si va di granuli
Messe da parte le spazzole, il trattamento prosegue con uno scrub, ottenuto addizionando una polvere di noccioli di oliva, dall’azione esfoliante, alla Sacred Nature body butter (40,00 euro), una crema super nutriente ad altissima percentuale di burro di karité e olio di jojoba.
E poi una mano, due, tre, anzi quattro che mi attraversano e s’incrociano, fino a confondermi e lasciarmi andare completamente, cosa insolita per me che sono una maniaca del controllo. Al massaggio rivitalizzante sono state associate, seguendo un antico rituale arabo, delle spugnature calde per risciacquare via le particelle di scrub e regalare una sensazione di purificazione, intensificata da un tonico che come gocce di rugiada viene spruzzato su tutto il corpo.
Mi sembra quasi un battesimo
Sono stata ”battezzata”, per un attimo le mani si fermano, sarà finito? No, quelle manine hanno “perso tempo” a impregnarsi di Tranquillity oil (75,00 euro), un blend di oli essenziali, tra i quali oli essenziali di legno di cedro e arancia dolce, note aromaterapiche appositamente studiate per favorire una sensazione di relax e migliorare la qualità del riposo serale, un prezioso mix che mi condurrà dritto all’ultimo step di piacere: quello di ritrovarsi da subito con una pelle più liscia e compatta.
Tiriamo le somme…
Il bello di questo genere di trattamenti, a differenza di altri, è che il cambiamento potrete constatarlo ed ammirarlo fin da subito: la pelle appare immediatamente più levigata, morbida ma soprattutto luminosa. Se associata ad un massaggio – capirete- non può che rappresentare un toccasana a 360 gradi, per nutrire il corpo senza dimenticare lo spirito, anche perché da quel momento una sensazione di beatitudine e leggerezza vi accompagnerà fino a casa. Altrettanto rapidamente è seguito lo stupore di vedere cosce e girovita da subito più sgonfi (se post-massaggio avvertite la necessità impellente di fare pipì fateci caso: è un buon segno, il vostro corpo sta lavorando bene ed eliminando le tossine), premetto che sono una taglia 38, ma come ogni donna non sono avulsa da fluttuazioni ormonali e stravizi alimentari.
A casa sì, ma che fatica…
Il brushing è una di quelle pratiche che si possono fare da sole a casa, spazzolando la pelle a secco oppure sotto la doccia, magari con l’ausilio di uno scrub . In verità vi dirò che, personalmente, preferisco concedermi questo trattamento come un piccolo cadeau da regalarmi periodicamente, una coccola con la quale sentirmi meno in colpa per tutte le volte che ho trascurato il mio corpo, anteponendo il dovere al piacere. Se da un lato infatti è vero che esfoliare la pelle fa bene e ritarda il processo d’invecchiamento, è altrettanto vero che farlo tanto e troppo spesso potrebbe essere controproducente: l’eccessivo sfregamento potrebbe causare irritazioni o addirittura escoriazioni, oltre al fatto che alcune zone, a meno che siate abili contorsioniste, sono davvero difficili da raggiungere da sole, come la schiena.
Quanto spesso va fatto?
L’ideale sarebbe fare la spazzolatura non più di una volta a settimana, ma va benissimo anche ogni 15 giorni circa, per evitare di danneggiare la barriera protettiva epidermica, provocando secchezza. In sostanza però meglio lasciarlo fare a mani esperte, anche perché i costi non sono assolutamente proibitivi e oscillano tra una media di 30-80 euro a seduta (io ho approfittato di un’offerta promozionale che dava la possibilità di acquistarlo a 30 euro anziché 60 euro). Inoltre, farlo in prossimità di una depilazione eviterà peli incarniti e tempi diversi di ricrescita.
Se lo ritenete inutile sappiate che…
Se tra di voi qualcuna sta già storcendo il muso pensando che si tratti di un trattamento superfluo, stavolta vi state sbagliando. Al di là della piacevolezza del rituale, un iter poli sensoriale, il brushing è una pratica da non sottovalutare, non solo per i benefici sopraelencati ma anche perché i danni di una mancata esfoliazione si vedono a lungo termine. Mi ricordo che un’estetista una volta mi disse che mettere la crema su una pelle non esfoliata è come passare la cera su un pavimento sporco, rendendo dunque vano ogni altro trattamento. Insomma: provate a immaginare l’epidermide come un fiume, mentre impurità e cellule morte come i detriti che ostruiscono il flusso dell’acqua, impedendone il corso, cioè il naturale processo di rigenerazione del derma. Se nel caso di un fiume gli argini possono straripare, nel caso della pelle questo si tramuta in eruzioni cutanee, acne e persino l’odiatissima cellulite. E adesso tirate le somme anche voi.