C‘è chi li chiama “Glossy Eyes”, chi (come noi appunto ;-)) li definisce “palpebre wet”, ossia palpebre effetto bagnato. Comunque vogliate chiamarlo, è uno dei trend più forti e più cool di questa estate, quindi non potevamo non proportelo.
Anche perché è molto più facile da realizzare, e soprattutto portabile, di quanto tu non ti immagini. Su una base naturale o nude infatti non fa altro che illuminare e dare un’aria più fresca al viso. E si abbina molto bene a un blush rosato o pesca con un rossetto ugualmente chiaro e, invece, un mascara decisamente extra strong.
Per la sera, invece, sopra un trucco più deciso e dalle tinte forti, aggiunge un tocco molto moderno e bold, e soprattutto permette anche agli ombretti più opachi di scintillare sotto il riflesso delle luci artificiali. In questo caso, molto bello anche un tocco di glow sugli zigomi, magari usando non una polvere ma lo stesso prodotto oleoso che utilizzi per gli occhi.
Ma in che senso, lo stesso prodotto?
Appunto, passiamo alla pratica. Per realizzare questo tipo di trucco ci sono fondamentalmente due strade.
La prima prevede l’applicazione, con un pennellino, di olio di vaselina sopra la palpebra nuda o sopra l’ombretto.
In generale, è meglio utilizzare ombretti in crema, ancora meglio se waterproof, che terranno più a lungo ed eviteranno di sciogliersi con il passare delle ore. Il rischio più grande di questo make-up infatti è proprio che coli troppo e ti finisca ben oltre le palpebre… Gli ombretti in polvere invece non vanno bene perché tendono a creare grumi.
La seconda strada (che sinceramente io preferisco) consiste nell’applicare, sempre sopra la palpebra nuda o l’ombretto, un lip oil, ossia un olio per le labbra. Un altro prodotto di cui ne stanno davvero uscendo moltissime versioni quest’anno, tra cui l’ottimo Huile Confort Lèvres di Clarins, che è molto curativo e ammorbidente, utile anche se soffri di labbra screpolate.
E perché non un lipgloss?
Semplice, perché appiccica e quindi ti ritroversti con il fastidio delle palpebre che tendono a incollarsi ogni volta che le sbatti. Appunto, pensa che “sbatti”…