Di solito, come applichi il correttore? Probabilmente come la maggior parte di noi: ne metti un po’ sul polpastrello e poi zac, lo spalmi sul problema (ossia su un brufolo, sulle occhiaie o su qualche altra simpatica “rottura” quotidiana…).
Ed è proprio qui che sbagli!
Spalmare il correttore “tirandolo” è il modo peggiore di applicarlo. Perché, di solito, che cosa succede? Lo spalmi, lo tiri e… alla fine l’imperfezione tende a ricomparire. Così tu che fai? Ne rimetti ancora un po’, sempre spalmandolo, e la faccenda si ripete. Con il risultato che devi applicare ancora uno strato, e alla fine ti ritrovi ad aver cancellato sì quella maledetta imperfezione, ma sotto una crosta di correttore ancora più evidente.
Come si fa quindi?
Si picchietta, mia cara. Usando pure il polpastrello, ma senza spalmare o tirare il prodotto. In questo modo, non solo ne manterrai inalterata la densità cromatica e la coprenza, ma permetterai alla sua texture di aderire meglio alla pelle, e quindi di durare più a lungo. Ti basterà poi applicare un velo di cipria fissante con la punta di un pennello grande – sempre PICCHIETTANDO, mi raccomando – e… Brufolo? Quale brufolo?