Se volete sapere come fa una manager molto impegnata ad avere una pelle bella e luminosa, nonostante le riunioni una dopo l’altra, le videoconferenze in diretta a ogni fuso orario del globo, i voli transoceanici presi almento tre volte al mese, dovete chiederlo a Vasiliki Petrou. Oppure continuare a leggere questa intervista.
Perché l’attuale CEO & Executive Vice President di Unilever Prestige è proprio quel tipo di donna. Ovvero una top manager molto impegnata, che come tante come lei, corre sempre e si ingegna per tenere tutto assieme – due figli, un marito e la carriera. Ciò nonostante, conservando una bella pelle. Certo, se si gestisce una company che raggruppa brand beauty come Dermalogica, REN, Kate Sommerville, Murad, Living Proof e Hourglass Cosmetics, non le deve essere difficile reperire la “materia prima”, tuttavia non crediate che sia così scontato.
«Anche io ho fatto un sacco di stupidaggini nella mia vita “cosmetica”» esordisce Vasiliki, con quel suo tipico accento greco-britannico, orgogliosamente mantenuto nonostante gli studi alla Columbia University di NY e la laurea in comunicazione a Austin, Texas. «Sono sempre stata una vera beauty junkie, di quelle che entravano in profumeria con la lista delle novità e chiedevano alla commessa “Voglio provare questo, voglio provare quello”. Poi ho iniziato a occuparmi di Dermalogica, e lì mi hanno spiegato quanto invece sia importante affidarsi a una Skin Therapist professionista, che può farci una vera diagnosi della pelle e consigliare i prodotti più adatti a tirarne fuori tutto il potenziale. Non servono molti prodotti, ma servono quelli giusti».
Perché questo è proprio l’approccio di Dermalogica?
«Sì, nel senso che noi crediamo che le persone debbano venire prima di tutto “educate” sui bisogni della propria pelle da persone formate ad hoc, come le nostre Skin Therapist. La pelle cambia in continuazione. Non dimentichiamo che si tratta di un vero e proprio organo del nostro corpo, e come tale non rimane sempre uguale a se stesso, ma muta e reagisce agli stimoli, interni ed esterni. Ci sono le stagioni, per esempio, ma anche i periodi di lavoro più intenso o i mutamenti ormonali: tutti fattori che si riflettono sulla pelle».
Quindi è giusto cambiare spesso la nostra beauty routine?
«Certamente. Io lo faccio ogni due mesi. O almeno, ogni due mesi mi consulto con la mia Skin Therapist per valutare se ho bisogno di cambiare qualcosa oppure no».
C’è però qualcosa che non cambia mai?
«La routine di pulizia. Per me è molto importante fare sempre un Double Cleansing, cioè un doppio passaggio di struccante più detergente. E devo confessare che non è sempre stato così: spesso in passato mi sono ritrovata ad andare a letto completamente truccata perché ero troppo stanca perfino per levarmi il mascara!».
Che prodotti usa per questa operazione?
«Dermalogica, ovviamente, che è stata tra i primi brand a diffondere l’abitudine del doppio passaggio: il Precleanse prima, e poi lo Special Cleansing Gel».
Altri basic step della sua routine?
«La mia routine si basa su tre step fondamentali: cleanse-moisturize-protect. Dopo la pulizia quindi non salto mai l’idratante e l’applicazione di un filtro SPF. E’ un must per tutte ormai, perfino per chi come me vive a Londra».
Ma qual è il cosmetico che, secondo lei, ha davvero un effetto miracolo?
«Direi che non si tratta tanto di un cosmetico, ma di un’abitudine, che ormai seguo da diversi anni: una volta al mese vado sempre dall’estetista. Sono troppo occupata per riuscire a farmi le maschere a casa o i peeling. Preferisco mantenere la mia routine normale durante la settimana e, per i trattamenti extra, affidarmi a un’esperta. Devo dire che è ciò che ha migliorato la mia pelle più di qualsiasi altra cosa».
Lei viaggia spesso per lavoro. Qual è la prima cosa che infila in valigia?
«Ho un beauty specifico per i viaggi, che tengo sempre pieno di travel size, così mano a mano che li finisco li butto, e la valigia si alleggerisce. E poi mi porto sempre in volo il DermalQuench Liquid Lift di Kate Somerville: un idratante a base di ossigeno che applico anche 5 o 6 volte».
Nessuna timidezza a spalmarsi la crema in pubblico?
«No, e perché mai? Ormai lo fanno tutti in aereo, perfino gli uomini! Certo, non sono ancora arrivata a farmi una maschera in cabina, ma per la verità c’è chi fa anche questo senza problemi».
E cosa non manca mai invece nella sua borsetta?
«Due cose sono essenziali per me durante il giorno: il fondotinta in stick Vanish Seamless Foundation e il rossetto Confession Ultra Slim, entrambi di Hourglass. Il primo è comodissimo per i ritocchi o da applicare come correttore nei punti che hanno più bisogno di rinnovare la copertura. Il rossetto invece è ricaricabile: ho moltissimi refill che cambio ogni giorno a seconda di come sono vestita».
Ma come fa a essere sempre così organizzata e concentrata su tutto?
«Alcuni anni fa, durante un viaggio in India, mi sono avvicinata alla meditazione. Era un periodo molto intenso e difficile, sentivo che stavo perdendo il controllo della situazione e la meditazione è stata davvero la mia salvezza. Meditare mi aiuta a non farmi travolgere dagli eventi, ma ad osservarli dalla giusta distanza e ad agire, non a reagire, di conseguenza».
Quando riesce però a praticarla, visto che è una donna molto occupata?
«Fare spazio alle cose importanti presuppone una scelta. Occupate come siamo tutte noi donne al giorno d’oggi non ci può semplicemente “capitare” di avere tempo libero, siamo noi che dobbiamo scegliere di averne. Solo così riesco a meditare mezz’ora, due volte al giorno, al mattino e alla sera. E quando proprio non ci riesco, beh… Ho un piccolo segreto».
Dai, ce lo dica…
«Ogni tanto uso una app che si chiama Headspace, è molto utile perché aiuta a fare piccole sessioni di meditazione in qualsiasi luogo ci si trovi. La trovo molto comoda in viaggio o nei transfer in auto. E poi aiuta molto chi, agli inizi, fa fatica a inserire la meditazione nella sua routine quotidiana».