Ne succedono di cose sul red carpet del Festival di Cannes. E non è detto che tutte abbiamo a che fare con il cinema…
Kristen Stewart sei la nostra eroina. L’attrice americana, sul red carpet del Festival di Cannes per la première del film BlacKkKlansman, dopo aver fatto qualche passo su un paio di vertiginosi stiletto firmati Louboutin, si è fermata e, udite udite, si è tolta le scarpe. Così, nel bel mezzo del tappeto rosso e davanti ai flash dei fotografi. Un vero gesto di protesta contro la regola per cui a Cannes, ma più in generale nelle occasioni formali, noi donne dobbiamo indossare scarpe coi tacchi alti.
Ok, si tratta di una regola non scritta, di una convenzione. Tuttavia un paio d’anni fa, alla prima di un film in concorso proprio a Cannes, era stato negato l’ingresso a delle spettatrici arrivate in sala con dei sandali flat ai piedi.
Un gesto, quella della Stewart, che sembra quindi voler dire: «Delle convenzioni io me ne infischio». E poi chi l’ha detto che si deve per forza portare scarpe alte per essere belle e sicure di sé? La nostra forza e la nostra intelligenza di donne non dipende certo da dodici centimetri di tacco.
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Perché, diciamocelo, è vero che un bel paio di tacchi slanciano la figura e con un abito elegante di solito sono perfetti. Però è anche vero che spesso si trasformano in una vera tortura (alzi la mano chi non si è mai ritrovata con un gran mal di piedi al matrimonio di un’amica). E poi, siamo certi che un paio di sandali piatti o delle sneakers non potrebbero essere altrettanto adatti?
D’altra parte proprio la Stewart durante il festival di Cannes del 2016 a un certo punto si tolse i tacchi e indossò un comodissimo paio di Vans. Proprio come facciamo noi comuni mortali quando ci portiamo in borsa le ballerine o ci infiliamo le scarpe da ginnastica per prendere la metropolitana.
L’anno scorso invece, era stata anche Julia Roberts a salire le le scale del Palais du Festival a piedi nudi.
Pare che in quel caso i tacchi se li fosse tolti solo per evitare un capitombolo. Ma anche la comodità gioca un ruolo importante in questa piccola rivoluzione che è più culturale che di stile.
Insomma, non è questione di red carpet ma di libertà. Di libertà di mettersi i tacchi, come di toglierseli quando si è stanche di averli ai piedi. Libertà di scegliere e di non adeguarsi agli stereotipi. Senza per questo rinunciare alla propria femminilità. Anzi, rivendicandola, intelligentemente, con piccoli gesti che creano una grande eco. Brava Kristen: questo è il femminismo 2.0.