Ciglia finte, mascara ipervolumizzanti e make-up super glam. Sulle nevi c’è chi vince anche con lo sguardo…
Siamo state abituate a pensare alla campionesse sportive come a delle atlete tutte muscoli e determinazione. Invece, ormai bisogna ammettere che non è così, o almeno che non lo è più. Finiti i tempi delle energumene tutte anabolizzanti e ormoni maschili, le sportive stanno dimostrando di tenere ben allenato anche un altro muscolo: quello della vanità. Alle Olimpiadi invernali che si stanno svolgendo (ormai stanno per finire, in verità…) a Pyeongchang, in Corea del Sud, moltissime hanno infatti sfoggiato make-up a prova di traguardo, di cui la maggior parte astutamente focalizzati sullo sguardo, visto che spesso è l’unica parte non coperta da casco e berretto. E come hanno riscontrato sia spettatori che cronisti, specialmente i più attenti ai risvolti glamour della vita delle atlete, dal pattinaggio al bob o allo snowboard a farla da padrone sono state, in particolare, ciglia lunghissime e sopracciglia definite.
Ma quali sono i segreti delle più belle e glam?
Abbiamo pensato quindi di fare anche noi una sorta di medagliere dello sguardo, chiedendo la consulenza di Claudia Milia, esperta dello sguardo e fondatrice di Plumes, prima catena italiana di atelier unicamente dedicati alla cura e alla bellezza di ciglia e sopracciglia, presente a Milano e a Roma. Che non si è limitata a dare un giudizio, ma ci ha pure rivelato come ottenere quegli effetti con ciglia, trucchi ed extension.
Secondo Milia, la medaglia d’oro spetta senza dubbio alla biondissima Lindsay Vohn, sciatrice alpina statunitense, tra le atlete di punta della nazionale degli anni duemila e duemiladieci, oggi ancora in splendida forma. «Le ciglia di Lindsay donano quell’effetto cerbiatta, da molte donne desiderato, che ben si addice al suo morbido incarnato, armonizzando il viso e intensificando lo sguardo. Questa tipologia di extension, particolarmente voluminose, non si addice a tutte purtroppo».
La medaglia d’argento spetta, secondo l’esperta, ad Aja Evans, bobbista statunitense, già bronzo nel bob a due in coppia a Soci 2014. «Nessuno direbbe mai che Aja indossi le extension alle ciglia, ed effettivamente quasi si stenta a crederlo, dato l’effetto estremamente naturale del risultato. Eppure, osservando con un occhio più tecnico, si può notare che la statunitense indossa una extension classica, quella più semplice tra tutte, e che si sposa benissimo con i suoi occhioni neri ed intensi», commenta Claudia.
Medaglia di bronzo per la nostra atleta italiana più nota: Carolina Kostner, 31enne ex campionessa del mondo di pattinaggio artistico: «Da donna del nord, con lineamenti e colori delicati, Carolina non può che puntare sulle lunghezze esterne che le regalano quel tocco molto scenico, adatto al mondo della danza».
Una quarta e ben meritata posizione da “medaglia di legno” va a Madison Hubbell, anche lei in gara per il pattinaggio artistico: «Sul volto di Madison, dai lineamenti dolci e con una forma del viso tendenzialmente ovale, si nota un lieve intervento sulle sopracciglia al fine di renderle più definite, contrastando leggermente le rotondità del viso».
E che dire della bellissima Madison Chock, danzatrice sul ghiaccio statunitense e vicecampionessa del mondo nel 2015? I suoi tratti orientali, unitamente alla pelle diafana, fanno di lei una delle donne sicuramente più memorabili di queste Olimpiadi, per cui il suo quinto posto è giustificato solo dalla semplicità del trattamento eseguito. Secondo Claudia Milia, infatti, «per valorizzare la sua bellezza asiatica, Madison ha provveduto solo a una curvatura, studiata appositamente per le donne orientali, che enfatizza il fascino degli occhi a mandorla».
La classifica delle bellezze prosegue e vede al sesto posto un’altra pattinatrice, chiaro segnale della cura quasi maniacale dell’immagine delle donne che praticano questo sport: Tessa Virtue, che «a giudicare dallo sguardo, ha puntato tutto sul volume. Chiaramente anche il make-up riveste un ruolo decisivo rispetto all’effetto complessivo dello sguardo di Tessa, ma è decisamente l’infoltimento delle ciglia nel suo caso a fare la differenza”.
Il settimo posto va di nuovo a un’italiana, Dorothea Wierer, considerata una delle donne più belle di Pyeongchang, in gara per il biathlon. Mora dallo sguardo profondo, la scorsa settimana ha chiuso la sua gara al 15/o posto con cinque errori, pur essendo molto grintosa e fiduciosa del risultato: “Nel suo caso non parlerei di extension bensì di lifting alle ciglia. Questo trattamento dona apertura allo sguardo, curvando e rendendo più spesse le ciglia naturali. Anche in questo caso il trattamento non va bene per tutte ma è particolarmente indicato alle fortunate che già possiedono ciglia lunghe».
Per finire la classifica, in ottava posizione, ecco Silje Norendal, la snowboarder norvegese che pratica lo slopestyle, l’halfpipe e il boardercross. «Molto probabilmente in questo caso si tratta di un’applicazione di ciglia finte, le cosiddette eyelash strips (strisce di ciglia). Questo effetto risulta simile alle extension, ma ha una durata decisamente inferiore, visto che di solito si levano alla sera, quando ci si strucca», conclude l’esperta.
A questo punto, che dire: a te quale è piaciuta di più? E soprattutto, hai trovato la soluzione ideale per le tue ciglia?