Che il latte faccia bene, è risaputo. Bevuto con il caffè la mattina aiuta a iniziare la giornata, mangiato sotto forma di yogurt a merenda è uno spuntino sano e salutare, gustato con un cucchiaio di miele prima di andare a dormire facilita il sonno e tiene a bada il raffreddore. Che però il latte possa fare bene anche alla pelle, beh, a questo siamo meno abituate.
Tra quelli di origine vegetale, quello di mandorle è ricco di antiossidanti naturali, per questo spesso lo si trova tra gli ingredienti di prodotti anti-age che combattono le rughe ma anche la perdita di tono e di elasticità della pelle. Il latte d’avena invece ha qualità lenitive ed è sopportato bene anche dalle pelli più sensibili e delicate. E poi c’è il latte di cocco, perfetto per idratare corpo e capelli, il latte di soia, che contrasta brufolini e imperfezioni, e infine il latte di riso, nutriente, lenitivo e purificante, ideale per le pelli miste. Volete provarli tutti? Allora quello che fa per voi è la nuova linea Milk Lovers di Pupa (qui sotto) in cui i prodotti per la detersione, dal Bagno Crema (17,90 euro, foto 1) al Latte Doccia classico (da 11,90 euro) o esfoliante (13,90 euro, foto 3), fino alle creme per il corpo, dal Latte Corpo (13,90 euro, foto 2) alla Crema di Burro (13,90 euro, foto 4), sono declinati in tre versioni: al latte di avena e vaniglia, al latte di riso e zucchero e al latte di mandorla e fiori.
Non che le proprietà benefiche del latte siano scoperte recenti. Già duemila anni fa lo storico romano Plinio il Vecchio, nel suo trattato Naturalis Historia, scriveva: «Si ritiene che il latte d’asina elimini le rughe dalla pelle del viso e la renda più morbida e bianca e si sa che certe donne vi si curano le gote sette volte al giorno». E occhio a fare bene attenzione a questo numero. Fu Poppea, la moglie dell’imperatore Nerone, a inaugurare questa moda, facendone uso anche per il bagno, tanto che in viaggio si portava dietro mandrie di asine. Ma anche Cleopatra, già un secolo prima, si dice allevasse settecento asine per poter immergersi ogni giorno nel loro latte. Obiettivo? Mantenere lo splendore della propria pelle. Così faceva a inizio Ottocento anche Paolina, la sorella di Napoleone. Un mito, quello del latte d’asina, che è arrivato fino a noi, tanto che sembra che Heidi Klum e Catherine Zeta Jones ne facciano largo uso per contrastare secchezza e disidratazione cutanea.
Che creme, saponi e maschere a base di questo latte dalle virtù quasi miracolose possano essere “the next big thing”? Forse sì, visto anche che in Corea, culla di tanti nuovi trend beauty, molte aziende stanno iniziando a importare latte d’asina dai Paesi mediterranei (che ne sono i maggiori produttori a livello mondiale) per trasformarli in cosmetici di ultima generazione. Skin Ceramic ad esempio fa dei prodotti al latte d’asina il suo fiore all’occhiello. Da provare la loro Donkey Milk & Argan Oil Steam Cream (foto 2 qui sopra, 24,20 USD) e la maschera patch in gel Donkey Milk Hydrogel Mask Pack (16,50 USD, foto 1). Anche in Italia però ci sono tante piccole aziende che producono cosmetici a base di latte d’asina, spesso usando il latte che proviene dalla propria fattoria. Qualche esempio? In provincia di Brescia Le Petit Plaisir punta sui prodotti a base di latte d’asina: il Sapone Vellutante 30% (12 euro, foto 3), che è perfetto anche per chi soffre di couperose, rosacee e dermatiti ed è già un cult.
Se invece volete aggiungere una buona dose di coccole ai benefici del latte e co., basta andare in una SPA che propone trattamenti a base del gustoso oro bianco. All’Alpine Wellness Hotel Masl di Rio Pusteria (BZ) ad esempio ci si immerge nel latte di montagna e miele alpino entrambi di produzione locale. Il trattamento dura 25 minuti, costa 49 euro e ha un effetto idratante lasciando la pelle morbida e vellutata. Inoltre ha un intenso effetto detergente, disintossicante, energetico capace anche di sciogliere ed eliminare le scorie dall’organismo.