Può un profumo restare sempre lo stesso eppur cambiare radicalmente? Secondo Armani sì. “Sì” come il nome che re Giorgio ha voluto dare alla fragranza che interpreta i valori di purezza, modernità e indipendenza della casa di moda milanese e che, a partire dal primo lancio del 2013, ha contato ben otto declinazioni diverse. Il primo è stato Sì Eau de Parfum a cui nel 2014 si è aggiunto Sì Eau de Parfum Intense e, l’anno successivo, Sì Eau de Toilette e Sì Huile de Parfum. Solo tre mesi fa, infine, è arrivato in profumeria Sì Le Parfum, più intenso e ambrato.
Per le feste di Natale 2016 invece, Armani ha creato Sì Light (90 euro, 50ml), terza edizione limitata della storia della fragranza dopo Sì Bow e Sì Rose. E non fatevi ingannare dal nome, perché in questo caso “light” non significa leggero, ma luminoso, e non ha nulla a che vedere con la concentrazione della fragranza, che è comunque una eau de parfum.
«Nonostante le differenti versioni uscite in questi anni, di base rimane sempre dello stesso profumo, a cui però sono state di volta in volta messe in evidenza alcune note piuttosto che altre» spiega la sua creatrice, il naso Julie Massé. «Ogni volta che penso a un nuovo Sì è un po’ come se, pur mantenendo la stessa piramide olfattiva, io giocassi a enfatizzare o meno alcune note, un po’ come si fa con l’amplificatore di uno stereo con cui si possono, di volta in volta, alzare i bassi o abbassare i toni alti».
E in questo nuovo Sì Light la Massé ha deciso di “alzare” le note raffinate ed eccitanti del ribes nero – nota iconica della fragranza in quanto frutto di una tecnica brevettata di estrazione chiamata Jungle Essence – accompagnate da un cuore di rosa e fresia e dalle calde note di fondo a base di vaniglia e legni d’ambra. Uno chypre caldo ma luminoso, che fa pensare alla piacevolezza di una torta ai frutti di bosco tiepida e succulenta, mangiata davanti alla luce di un camino. Un profumo perfetto per donne che, come sostiene Cate Blanchett, sempre testimonial della fragranza, «hanno il coraggio di dire sì alla vita e a nuove avventure».
Anche il flacone di Sì resta sempre lo stesso pur rinnovandosi ogni volta. Quello di Sì Light gioca con la tecnica del light painting, ossia del dipingere con la luce. Il Sì impresso sul vetro sembra disegnato da un pennello di luce, proprio come quando si lascia aperto l’otturatore della macchina fotografica per imprimere la scia del cosmo e le sue stelle in una notte di cielo terso, o come quando, vicino a un falò, ci divertiamo a scrivere nell’aria il nostro nome con un legnetto ardente.